Fine emergenza Covid19 e ascesa della curva dei contagi
Ai fragili resta la proroga al 30 giugno esclusivamente per la sorveglianza sanitaria. Le Parti sociali si impegnano a facilitare l’accesso al lavoro agile per i lavoratori in condizioni di fragilità e di disabilità, anche nella prospettiva di utilizzare tale modalità di lavoro come misura di accomodamento ragionevole.
Un biennio tragico. Dopo due anni contiamo 160.000 morti e 15 milioni di contagiati. Con il 1 aprile la fine dello stato d’emergenza riduce ai minimi termini le restrizioni. Aprile sarà un mese di transizione, resteranno ancora le mascherine, il Green Pass al chiuso, intanto la curva dei contagi continua a fornire in Italia dati preoccupanti: 73.195 nuovi casi e 159 morti. Sono 8.393, invece, i nuovi casi di Covid in Campania a fronte di 46.003 tamponi analizzati tra molecolari ed antigenici rapidi. Si registrano altri 7 decessi, mentre lievita il numero degli ospedalizzati. Con il “liberi tutti” è iniziata la nostra convivenza con il Covid19. Prezzo più alto, al momento, lo pagano i fragili. I più deboli tornano in presenza da oggi. Tutte le tutele gli sono state negate, rimane solo la proroga al 30 giugno esclusivamente per la sorveglianza sanitaria. Il decreto non prevede paradossalmente per loro la proroga del lavoro agile. Tanto recita la nota 620: “Per i lavoratori maggiormente esposti a rischio di contagio, in ragione dell’età o della condizione di rischio derivante da immunodepressione, anche da patologia COVID-19, o da esiti di patologie oncologiche o dallo svolgimento di terapie salvavita o comunque da comorbilità che possono caratterizzare una maggiore rischiosità” continua ad applicarsi la disciplina in materia di sorveglianza sanitaria espressamente prorogata fino al 30 giugno 2022 nei limiti delle risorse disponibili autorizzate a legislazione vigente“. Una retrocessione rispetto alla bozza diffusa nei giorni scorsi. Il decreto, infatti, non prevede la proroga del lavoro in smartworking per quanti interessati a mansioni svolgibili fuori sede. La pubblicazione del dl in Gazzetta Ufficiale cancella tutte le giuste aspettative di innumerevoli fragili. Da oggi, 1 aprile, lo Smart working può essere concesso, comunque, col ritorno all’accordo individuale, come dalle disposizioni previste dalla legge n. 81/2017. L’articolo 10 mantiene, infatti, una corsia privilegiata per i lavoratori fragili, stabilendo che: “le Parti sociali si impegnano a facilitare l’accesso al lavoro agile per i lavoratori in condizioni di fragilità e di disabilità, anche nella prospettiva di utilizzare tale modalità di lavoro come misura di accomodamento ragionevole.” E’ evidente che rimane l’attenzione ai lavoratori in condizione di fragilità, anche se viene meno il diritto previsto nel periodo di emergenza Covid.
Emilio La Greca Romano