L’estate agli sgoccioli regala momenti preziosi e cibi pregiatissimi: i fichi. Frutto portato dai coloni greci, un tempo pane povero dei contadini, oggi è valorizzato, impreziosisce le tavole natalizie e potrebbero diventare una preziosa fonte di reddito per i cilentani: è il Fico bianco del Cilento D. O. P.
Il fico, nel Cilento, c’è ‘da sempre’. I coloni greci lo portarono qui prima del VI secolo a. C. e divenne presto un frutto prelibato, apprezzato dai Romani che ne celebrarono il gusto e le qualità. Catone e Varrone scrivono di questo frutto che, essiccato, era il nutrimento dei contadini cilentani nelle lunghe giornate di duro lavoro nei campi. I fichi essiccati, che ancora oggi assaporiamo e che vengono esportati anche all’estero, fin dai tempi dei Romani caratterizzano il territorio del Cilento. I documenti che attestano la coltivazione dell’albero del fico nel Cilento e della sua elezione a nobile e ricercato frutto non mancano: in maniera particolare, merita di essere ricordato il il “Quaterno doganale delle marine del Cilento” che, risalente al 1486, attesta l’esistenza di numerosissime attività legate alla coltivazione, alla lavorazione e all’esportazione dei fichi essiccati. I cilentani hanno per millenni coltivato il fico, che caratterizza ancora oggi il paesaggio cilentano, assieme all’ulivo e al castagno.
Dal 2006, a livello europeo, il fico essiccato cilentano, alimento gustoso, sano e pregiato coltivato con caparbia tenacia dai cilentani, può fregiarsi del marchio D.O.P. Il “Fico Bianco del Cilento” registrato e tutelato con la Denominazione di Origine Protetta (D.O.P.), è il fico essiccato della cultivar Dottato che si produce nel Cilento: pregiata prelibatezza dalla polpa aromatica e dolcissima, la sua buccia non cambia colore durante la maturazione ed è più piccolo del comune fico rosso. Anche all’interno, il dottato si distingue dagli altri fichi con il suo marrone chiarissimo tendente al bianco: un nettare che l’essiccazione esalta meravigliosamente.
I fichi bianchi del Cilento vengono essiccati, sia al naturale che farciti, secondo il disciplinare di produzione e, esportati in tutta Italia e all’estero, rappresentano una valida fonte di reddito, un sostegno all’economia locale che contribuisce alla conservazione e alla tutela di un patrimonio gastronomico millenario.
La produzione e la lavorazione del fico bianco dottato cilentano, coltivato in terreni appositamente certificati, essicato e lavorato nel rispetto del disciplinare che tutela il prodotto D.O.C., mantiene inalterata la tradizione e garantisce la genuinità di un’eccellenza gastronomica del Cilento che raggiunge le tavole di tutto il mondo. Possiamo trovarli in vendita in confezioni di diverse forme, che possno essere cilindriche, a corona, sferiche. Possiamo gustarli immersi nel rhum o nel limoncello, farciti con mandorle, noci, finocchietti, scorze di agrumi e ricoperti di cioccolato. Nella maniera più tradizionale, li troviamo essiccati e interi raccolti in cesti di vimini che possono arrivare a pesare fino a venti chili.
I fichi essiccati del Cilento sono protagonisti indiscussi delle tavole italiane nel periodo natalizio. I più pregiati e rari sono i fichi mondi (‘munnati’) che, privati della buccia ed essiccati, hanno un colore candido, quasi bianco puro, e un sapore prelibatissimo.
La coltivazione dei fichi, che caratterizza l’ambiente rurale delle colline che si affacciano sul mare, consente la crescita e lo sviluppo di imprese legate alla produzione e alla lavorazione di questa eccellenza locale, e contribuisce all’economia del Cilento: un’economia, vale la pena sottolinearlo, legata alla tutela e alla valorizzazione del patrimonio gastronomico del Cilento. Un patrimonio che può sempre di più attrarre anche un turismo gastronomico nella terra che è patria della Dieta Mediterranea, in cui il consumo di fichi ha un ruolo importante: un turismo autentico che consente di scoprire terre, lavorazioni e prodotti tipiche del Cilento che già gli antichi Romani celebravano. In un periodo di forte ascesa del turismo internazionale legato al food, il Cilento non deve perdere l’opportunità di far conoscere e apprezzare un prodotto estivo che può essere gustato durante tutto l’arco dell’anno con una lavorazione antica e tradizionale.
Notevole fonte di reddito fin dai secoli passati, il fico cilentano, tutelato oggi dal D.O.P., supporta l’economia locale e può attrarre un turismo ancora troppo poco sviluppato: il turismo gastronomico.