Il 2 Giugno 1946 è nata l’Italia della Repubblica e il 2 Giugno 2020 ricorrendo il 74° anniversario dalla nascita, Sala Consilina, con una piccola cerimonia in piazza Umberto I ha ricordato questo momento solenne per la nostra Penisola e ha omaggiato i caduti in guerra, apponendo una corona di fiori sul monumento che ne ricorda i sacrifici e l’impegno verso la patria. Sindaco, amministratori e forze dell’ordine, protezione civile e cittadini hanno voluto ricordare anche questo terribile momento di pandemia. “I cittadini, soprattutto gli ultrasessantenni, sono chiusi nelle proprie abitazioni per difendersi dagli incombenti pericoli di contagio. Non siamo più gli stessi, perché nel contagio abbiamo capito di essere ciascuno per l’altro, al contempo, pericolo e salvezza, minaccia e rassicurazione, abbandonando le false certezze dell’io autosufficiente e sovrano. Abbiamo bisogno di curare lo spirito e noi Volontari Civici ci sentiamo coinvolti in prima linea affinché la cultura non si fermi. Impegniamoci tutti quanti affinché le biblioteche, nel rispetto delle regole di sicurezza, riaprano, tornino a funzionare, siano per tutti un luogo in cui si pratichi la terapia intensiva dello spirito. Abbiamo realizzato una serie di commenti ad alcuni articoli della Costituzione Italiana allo scopo di dare un piccolo contributo teso a sottolineare l’identità e la memoria storica della nostra Nazione”, questo è il commento a quanto si sta vivendo e la presentazione di un opuscolo di riflessione su alcuni passi della Costituzione Italiana ne fa comprendere e apprezzare ancora più il valore di ciò che tutti stiamo vivendo. “È stato sempre un giorno importante il 2 giugno ma assume una valenza maggiore in questo particolare periodo di pandemia – dice il sindaco Francesco Cavallone – non dobbiamo dimenticare che siamo usciti dalla parte più tragica di questa pandemia, non sappiamo se e quando finirà. È stato per Sala Consilina un momento molto difficile e non dobbiamo mai dimenticare che qui ci sono stati dieci decessi a causa del Covid 19, ciò resterà una traccia indelebile del nostro Comune. Di solito il 2 giugno ci recavamo a Salerno perché convocati a partecipare ad una cerimonia collettiva, quest’anno per vitare assembramenti, abbiamo pensato di celebrarla qui a Sala perché credo che dovremmo sempre ringraziare chi ci consente di condurre una ottimale qualità della vita, ricordiamoci che stiamo vivendo questa condizione da più di 70 anni, una Costituzione che secondo il mio punto di vista è ancora modernissima, un documento che fa capire il valore delle persone che hanno partecipato all’assemblea costituente. Il primo riconoscimento delle donne, la partecipazione di 21 donne all’assemblea costituente, tra le quali Nilde Iotti che diventerà Presidente della Camera, quindi noi dovremmo sempre rendere grazie ai nostri padri costituenti. E credo che sulla base dei loro valori e principi che hanno ispirato la Costituzione, dovremmo proseguire nel nostro intento per cercare di garantire un futuro migliore ai nostri giovani. Tutto sembra essere peggiorato con l’arrivo del Covid ma, come ha detto Papa Francesco, dobbiamo cogliere l’opportunità di partire in maniera diversa e capire effettivamente quali sono i veri valori della vita”. Alle parole del primo cittadino si affiancano quelle del consigliere al ramo Rosa Melillo che commenta il significato di una giornata così tanto importante per l’Italia: “Sono orgogliosa di presentare insieme ai volontari civici il nostro opuscolo – dice Melillo – richiamando alcuni articoli della Costituzione ma ancora più forte è il mio ricordo che va al 1946 quando le donne per la prima volta hanno acquisito diritto al voto ma non solo, hanno acquisito il diritto alla candidatura in varie liste elettorali. Il ringraziamento va perciò alle nostre nonne che hanno lottato per acquisire questo diritto e, noi come amministrazioni, dobbiamo continuare a vigilare affinchè questo diritto sia sempre valido e sia sempre sotto l’occhio di tutti”.
Antonella Citro