- Presidente, quest’anno abbiamo assistito ad un’ottima riuscita sia in termini qualitativi che di presenze, qual è stato il vostro segreto?
Il segreto, secondo me, è stato quello di organizzare l’evento con la partecipazione di vari artisti che si sono esibiti in più location e in orari differenziati all’interno del percorso della festa. Questa cosa ha contribuito, rispetto alle scorse edizioni, a coinvolgere in modo più continuativo e diverso i partecipanti, i visitatori. Ovviamente, insieme a questo fattore, ad aver dato man forte alla buona riuscita sono stati gli stand che, si sono fatti trovare pronti offrendo qualità nell’offerta delle pietanze nonostante il grosso volume di presenze registrate, d’altronde è la prima volta che abbiamo collocato ben 33 postazioni. Pertanto l’impegno dei ragazzi che hanno collaborato e lavorato con la Pro Loco in tutti questi mesi, entrando in qualsiasi dettaglio e nel fare il passaparola o la pubblicità sui social è risultato determinante e con questo, mi sento in dovere di ringraziare tutti, dall’amministrazione comunale, ai ragazzi e i cittadini che hanno contribuito all’ottima riuscita della festa. Ci aspettavamo grandi numeri, ma non a questi livelli!
- Si è appreso che quest’anno, per un solo giorno, l’evento si è svolto anche a pranzo, come nasce questa novità?
Si. È stata un’idea “sperimentale” partorita a settembre insieme a un gruppo di collaboratori, sondando ovviamente la volontà e la disponibilità degli standisti. A questa idea, realizzata nel giorno 1° novembre, è stata accostata la partecipazione di un gruppo di persone delle associazioni “Geo Trek” di Paestum e “Off Limits” di Gioi venute a Stio per una passeggiata svoltasi nei castagneti stiesi. Tuttavia, oltre a questo, vi sono state molte altre presenze al mattino, inaspettatamente, a confermare in bene l’intuizione e l’ottima riuscita di quello che voleva essere – ribadendolo – un esperimento.
- Parliamo di numeri, quante presenze vi sono state nel totale?
Si può parlare in modo orientativo, ma il numero esatto non lo conosco, posso azzardare nel dire che rispetto alle scorse edizioni le presenze sono state almeno triplicate.
- A caldo, dopo il successo dell’edizione di quest’anno, cosa si immagina per i prossimi anni?
Una delle cose certe è quella di ritornare a svolgere l’evento anche a pranzo, almeno per un giorno, curando ancor meglio questa novità probabilmente con l’integrazione di un concerto odierno per creare un’attrattiva in più. Pertanto un’altra idea è quella di realizzare nell’area d’interesse della festa, un mini parco giochi per bambini oltre che, incrementare ancora di più le adesioni degli stand. Credo fortemente che la varietà di prodotti offerti sia strettamente proporzionata alla quantità del numero di presenze.
- Come si pone, o meglio, che apporto può offrire al territorio un’associazione come la Pro Loco Stio, dal punto di vista socio-economico e culturale nel periodo particolare che stiamo attraversando? Qual è la sua personale opinione in merito?
Parlando di me che ho deciso di lavorare e investire nel mio paese, posso dire che la situazione non è facile. Il problema è far restare i giovani sul territorio, perché se si vuol fare qualcosa di buono occorre necessariamente affidarsi a loro, ma non saprei indicare con certezza come e cosa offrire ai ragazzi che un domani si vedranno destinati ad andare via. Come Pro Loco mi rendo conto che con gli eventi organizzati, per molti di loro, significa sicuramente ricevere un introito, ma l’idea di base e quella di convergere su un’idea condivisa di un turismo diverso ed intelligente, che si basi ad esempio sul fattore esperienziale, oltre a quello naturalistico e quindi per intenderci all’escursionismo, al trekking. Come spunto, ritornando alla castagna, mi sovviene evidenziare come molti visitatori – durante la quattro giorni – abbiano chiesto se ci fosse stata la possibilità di vedere il procedimento, in tempo reale, della preparazione di una pietanza o di un dolce. Questa cosa per via dei tempi stretti non è stata possibile, ma per le prossime edizioni la faremo sicuramente; creeremo una sorte di laboratorio nel quale si potranno vedere le realizzazioni dei prodotti gastronomici a base di castagne.
- Su cosa si concretizzeranno, nei prossimi mesi, gli impegni della Pro Loco?
Sicuramente faremo qualcosa a Natale, per i bambini, riproponendo anche il capodanno in piazza, in collaborazione con l’associazione “Il Punto” con la quale, avevamo già organizzato l’evento nel 2019. Tuttavia, vorremo riprendere “La Festa del Fagiolo Regina di Gorga” che – oltretutto – gode anche del presidio “Slow Food” e se sarà possibile, facilitare una eventuale gestione e ripristino della struttura ricettiva – “Ostello della Gioventù” sita sempre nella frazione Gorga che al momento, vive di un completo abbandono. Cosa molto importante per offrire lavoro a qualche giovane e dare la possibilità di ospitare interi gruppi di persone che vorranno visitare e godere delle risorse del nostro territorio.