di Diodato Buonora
Eccomi a Pontecagnano Faiano, un comune della nostra provincia ricco di storia. Le sue origini risalgono all’età del rame (3500 – 2300 a.C.). Gli scavi archeologici hanno documentato l’esistenza di due santuari e due necropoli che complessivamente hanno restituito circa 9000 sepolture databili in una cronologia che va dal 3500 a.C. fino all’alto medioevo. Nel corso dei secoli, vari popoli sono stati a contatto con questa città, come Sanniti, Lucani, Arabi, Greci, Romani ed Etruschi. Sono stato in questo comune per recensire la “Cantina 18cinquanta6”, un locale che si classifica come “enoteca con cucina”, nel senso che è un posto dove ci si reca per bere accompagnando il cibo secondo i consigli dello chef. Una curiosità sul nome: pensavo all’anno 1856, invece “18cinquanta6” si riferisce alle ore 18 e 56, l’ora ideale per degustare un bicchiere di vino come aperitivo. Per arrivarci è molto semplice: uscendo dall’autostrada (SA-RC) a Pontecagnano, subito dopo il ponte sul fiume che divide i comuni di Salerno con quello di Pontecagnano Faiano, a sinistra troviamo ben visibile la nostra meta. Il posto, molto bello, è aperto da pochi mesi. Si trova in un’antica casa del 1500 ed è stato sapientemente ristrutturato per rievocare parzialmente i tempi di una volta. Infatti, documenti attestano che nel 1577, il Magnifico Giovanni Alfonso Alfano acquista questo immobile dall’Illustre Fulvio D. Caracciolo. A quei tempi il posto era una “Taberna” denominata la “Taverna di Ponte Cagnano”. Era un posto dove i viandanti dell’epoca, che andavano verso Cilento e la Calabria, si fermavano per rifocillarsi e far riposare i propri cavalli. Quindi potete immaginare l’atmosfera caratteristica che offre questa particolare cantina. All’interno ci sono circa 40 posti, ben sistemati alla giusta distanza. Appena entrati, sulla destra c’è una vetrina con delle bottiglie in esposizione che, in pratica è anche “carta dei vini”. Infatti, sul menu che ci viene portato all’inizio troviamo ben visibile la scritta “La nostra carta dei vini è a vista. Scegliete tra circa 200 etichette”. Noi siamo stati ricevuti da Giovanni Somma, il giovanissimo titolare che ha aperto l’attività con i preziosi consigli di papà Carmine che da sempre ha avuto interesse per l’ospitalità e l’enogastronomia. Tutti “accessori” che sono stati ben recepiti da Giovanni ed è bastato poco per capire che il suo lavoro è prima di tutto passione. La scelta delle pietanze è semplice con un pizzico di originalità. Troviamo un vasto assortimento di taglieri di formaggi e salumi, una decina di primi e una buona selezione di carni da fare alla griglia. La mia serata è iniziata con un misto di ottimi salumi e formaggi e delle bruschette condite con del buon olio extravergine del vicino “L’Oliveto” di Montecorvino Rovella. A seguire, ho lasciato fare e mi hanno servito dei “Gnocchi e broccoli”, su una crema di broccoli sono stati adagiati degli gnocchi con salsiccia sminuzzata e rosmarino. Il piatto è stato bello e buono. A seguire, invece del secondo di carne, ho preferito un altro primo piatto. La mia scelta è caduta sugli “Schiaffoni al ragù di cervo”. Un piatto ricco per sostanza che è stato ben eseguito dalla cottura della pasta all’amalgama del tutto. Stavo benissimo, ma mi sono stati proposti dei dolci preparati in casa e non me la sono sentita di rinunciare. Mi hanno servito un piatto con una fetta di torta tiramisù e una di pastiera appena fatta, era ancora leggermente calda. Niente da dire. Anche in cucina, lo chef Paolo Sarluca coadiuvato dalla signora Nunzia Parrilli, hanno la stessa voglia di fare bene. Sono stato bene e sicuramente, se passo da quelle parti ritornerò con piacere. Da bere, da solo (dovevo guidare), ho preso unicamente un bicchiere tra quelli che offre il locale. In quest’occasione è stato il “Candriano, Aglianico Campi Taurasini Doc dei Colli di Castelfranci”, che a dir il vero ho gradito molto. Complimenti a tutti. Il locale è aperto la sera dal martedì al sabato e la domenica a pranzo.
Cantina 18cinquanta6, Via Isonzo 3 – 84098 Salerno. Tel. 089.848422 – 342.3783862. Chiuso il lunedì.
Nella foto: Paolo Sarluca, Giovanni Somma e Nunzia Parrilli.
La ricetta
Bucatini con patate, carciofi e uova
Ingredienti per 4 persone: 300 g di bucatini, 4 carciofi, 400 g di patate, 1 limone, prezzemolo tritato, 400 ml di brodo vegetale, olio extravergine d’oliva del Cilento, sale, 2 uova, 40 g di caciocavallo stagionato grattugiato, pepe nero.
Preparazione: lavate i carciofi, togliete le foglie dure più esterne, tagliateli a spicchietti e metteteli in acqua acidulata con il limone. Lavate le patate sotto acqua corrente, pelatele ed affettatele nello spessore di un centimetro circa. Scaldate il brodo. Scolate i carciofi e metteteli in una casseruola con le patate, un filo d’olio, un pizzico di sale ed unite tanto brodo quanto serve per coprire il tutto. Portate a bollore e cuocete a fiamma media per 20 minuti. Terminata la cottura alzate la fiamma e fate asciugare. Nel frattempo sbattete le uova in una ciotola con il caciocavallo grattugiato, una macinata di pepe nero e un pizzico di sale. Mettete le verdure in una capace padella. Aggiungete i bucatini, che nel frattempo avrete cotto in abbondante acqua salata, un mestolo di acqua calda di cottura e il composto con le uova assieme ad una generosa manciata di prezzemolo tritato. Saltate il tutto a fiamma vivace per qualche minuto, girando di frequente. Servite immediatamente.
Vino consigliato: Rosato Aglianico del Taburno Docg, Il Poggio