di Alberto Di Muria
Il termine “alcolismo” si riferisce ad una malattia nota come sindrome da dipendenza di alcol, lo stadio più grave tra i diversi problemi legati al consumo di bevande alcoliche, che comincia con il cosiddetto “binge drinking” ovvero “abbuffata di alcol” e che può evolvere nel più grave abuso di alcol.
Bere troppo, in singole occasioni o nel tempo, può creare seri problemi alla propria salute. La dipendenza da alcol è molto diffusa. Secondo i dati riportati dall’Organizzazione Mondiale della Sanità, l’abuso di alcol provoca ogni anno circa 2,5 milioni di morti e rappresenta il terzo fattore di rischio nel mondo per lo sviluppo e l’aggravamento di altre malattie.
Da circa un anno è disponibile Selincro, un medicinale utile per aiutare a ridurre il consumo di alcol in adulti con dipendenza da alcol. Il medicinale deve essere prescritto solo in associazione a un supporto psicosociale e soltanto nei soggetti che non presentano sintomi fisici di astinenza e che non richiedono interventi immediati di disintossicazione. Si può assumere una sola compressa al giorno, preferibilmente 1-2 ore prima dell’orario previsto per il consumo di alcol.
Il principio attivo in Selincro, nalmefene, si lega ad alcuni recettori per gli oppiacei presenti a livello cerebrale. I recettori per gli oppiacei rivestono un ruolo fondamentale nelle dipendenze; legandosi a tali recettori e modificandone l’attività, nalmefene contribuisce a ridurre il desiderio di consumare alcol nei soggetti abituati a un consumo importante. Selincro non previene gli effetti da intossicazione da alcol.
Selincro è stato confrontato con placebo in due studi principali che hanno coinvolto 1 322 uomini e donne affetti da alcolismo e ha dimostrato di essere efficace nel ridurre di circa il 50% il numero di giorni ad elevato consumo di alcolici e il consumo giornaliero di alcol.