Il ricorso a prodotti di origine naturale è un fenomeno sempre più frequente sia nel nostro Paese sia nel resto del mondo. Alcuni funghi vengono usati nella tradizione medica orientale da secoli per migliorare la salute, per aumentare le difese dell’organismo e come coadiuvanti nella cura di patologie croniche. Il Ganoderma lucidum, noto anche come reishi in Giappone, è appunto un fungo che viene consumato sottoforma di tè, bevande di diversi tipi e in preparazioni nutraceutiche.
G. lucidum viene pubblicizzato oltre che per i suoi effetti benefici per la salute in generale, anche come agente anticancerogeno. Studi sperimentali in vitro hanno dimostrato che i polisaccaridi contenuti nel G. lucidum modulano il sistema immunitario. Sono state studiate anche le proprietà ipoglicemizzanti del fungo in modelli sperimentali e si è dimostrato che i triterpeni e i polisaccaridi isolati da G. lucidum inibiscono la differenziazione di adipociti e producono effetti benefici, ipoglicemizzanti, sul diabete mellito di tipo 2 in modelli murini.
Sono risultati cinque casi di eventi avversi dopo utilizzo di prodotti contenenti Ganoderma lucidum insorti in 4 donne e un uomo. In due segnalazioni i pazienti hanno riportato un aumento degli enzimi epatici e in entrambi i casi la reazione si è risolta con la sospensione dell’assunzione.
Una segnalazione è riferita invece a un caso di ipoglicemia in seguito a utilizzo per una settimana di tè verde addizionato con G. lucidum da una donna a scopo depurativo e contro la cefalea.
Rimane necessaria la corretta informazione verso i consumatori i quali, considerando i prodotti di origine naturale come sicuri, tendono ad assumerli con ingenuità e inconsapevolezza. Queste ultime considerazioni unitamente all’ampio utilizzo di G. lucidum potrebbero portare a un aumento dei casi già descritti.