Juncker: “Ci sarà un 100esimo anniversario Ue”. Gentiloni: “Restituire fiducia ai concittadini”. Mattarella: “Inizia una fase costituente”
I leader europei nella sala degli Orazi e Curiazi, davanti al documento del ’57, il 25 marzo scorso, sono stati chiamati a sottoscrivere un testo per rilanciare nei prossimi 10 anni l’integrazione europea.
Alla “cooperazione” di Roma 1957, ai progetti di “riequilibrio”, di “armonizzazione”, di “superamento delle differenze” che avevano caratterizzato la partenza della creazione dello “Stato Europeo”, è subentrato il pensiero unico dominante della “concorrenza”, della “competizione”.
Secondo un sondaggio solo il 7% degli italiani esprime un giudizio “molto positivo” sul ruolo svolto dall’Unione Europea in questi decenni. Mentre il 33% da un giudizio negativo e il 14% “molto negativo”. Insieme valgono il 47%, superando di un punto percentuale i giudizi “positivi”. E non si deve trascurare che gli italiani che pensano di avere ricavato “più vantaggi” all’interno della Unione Europea sono solo il 24%, mentre quelli che pensano il contrario sono il 32%.