di Anig L’Agenzia delle Entrate prepara la comunicazione che i contribuenti dovranno inviare per evitare l’addebito in bolletta delle canone Rai. Per dire addio al Canone basterà disfarsi del televisore e comunicarlo alle Agenzie delle Entrate entro il prossimo 30 Aprile 2016. Dovrebbe essere questa la data limite per non vedersi addebitate a luglio nella bolletta elettrica le rate scadute dal 1° gennaio 2016, 70 euro in tutto, nè le restanti tre rate dovute per l’anno in corso, secondo quanto si apprende dalla stampa nazionale. L’ufficialità circa i termini dell’adempimento ancora non c’è ma è questione di pochi giorni dato che il Mise ha già messo a punto il decreto attuativo a cui farà seguito una specifica circolare dell’Agenzia delle Entrate. Da quest’anno, come noto, il pagamento non avverrà più tramite bollettino, ma mediante addebito nella fattura dell’ utenza di energia elettrica nella casa di residenza anagrafica. L’utenza elettrica, infatti, fa presumere la detenzione di un apparecchio ricevente. Questa presunzione, ricordano dalle Entrate, può essere superata solo con apposita dichiarazione da presentare all’Agenzia delle Entrate – Direzione provinciale I di Torino – Ufficio territoriale di Torino I – Sportello S.A.T. Si presti attenzione al fatto che la dichiarazione avrà validità solo per l’anno in cui è stata presentata ed espone a responsabilità penale in caso di dichiarazioni mendaci. Dunque la comunicazione inviata per il 2016 esenterà i contribuenti dal canone solo per quest’anno e per il prossimo dovrà essere ripetuta. Le modalità di presentazione della dichiarazione saranno stabilite a breve con successivo provvedimento del Direttore dell’Agenzia delle Entrate. Per le case in affitto, il canone è dovuto dall’affittuario in quanto detentore dell’apparecchio. Anche i residenti all’estero devono pagare il canone se possiedono un’abitazione in Italia dove sono presenti apparecchi televisivi. In caso di possesso di apparecchi radio o TV nei locali della propria attività, il canone Rai speciale, cioè per gli esercizi pubblici, continuerà invece a pagarsi con le procedure standard.
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