Albanella.
Durante le serate del 24-25-26 settembre a Matinella, si è svolta la prima edizione della festa della bontà di bufala. I promotori della singolare iniziativa sono stati il Sig. Cantalupo Luigi e Vincenzo Maraio, con la collaborazione del vice-sindaco Pasquale Frunzo. La pro-loco di Albanella e il Comitato Parrocchia di San Gennaro hanno raccolto l’iniziativa e con il Patrocinio del Comune hanno organizzato la succulenta festa. Il riscontro è stato notevole, la gente ha risposto in massa con grande entusiasmo, circa cinquemila persone hanno avuto il piacere di degustare le varie specialità bufaline. Gli introiti della festa, 25 milioni, dopo avere pagato le spese sostenute, saranno devoluti in beneficenza, per la ristrutturazione della chiesa di San Gennaro di Matinella. ‘Il nostro intento’ afferma Don Carlo ‘è quello di volere dimostrare l’impegno reale della chiesa, nell’assolvere i desideri del popolo. Le istituzioni devono lasciare spazio alle forze vive della nostra società.’. L’idea di creare una manifestazione di questo tipo, ha lo scopo di valorizzare i derivati della bufala. Un animale molto diffuso, anche in tutti i paesi limitrofi. Della bufala si conoscono solo i derivati del latte, come la tanto rinomata mozzarella. Secondo dei recenti studi svolti all’Università di Napoli, è stato posto in rilievo l’alta qualità della carne, in rapporto al povero contenuto di grassi. È possibile infatti ricavare degli ottimi insaccati e salami stagionati, come la bresaola e il prosciutto. Aspetti che sono stati presentati al pubblico all’’interno del Convegno “L’allevamento bufalino del III Millennio”, svoltosi nel corso della manifestazione giovedì alle 18.00. Lo stesso sindaco Josca ha posto in risalto l’importanza di puntare sui nostri beni reali, come l’agricoltura, l’allevamento e il turismo. ‘L’industrializzazione è stata in alcuni casi una chimera.’ afferma il sindaco ‘Molti industriali del nord hanno costruito delle cattedrali nel deserto e poi ci hanno salutato lasciandoci solo un pugno di mosche.’. Ha concluso il convegno, dopo l’intervento d’altre autorevoli personalità del settore, l’onorevole Lubritto. ‘Occorre migliorare il concetto di professionalità da parte di tutti gli allevatori.’ Pone l’accento l’assessore ‘Credere con gran fiducia in quest’enorme risorsa, soprattutto adesso, che è in atto una rivalutazione dei prodotti bufalini.’. Alcuni caseari hanno illustrato al pubblico le diverse fasi della produzione della mozzarella, ricreando quell’antica atmosfera con gli attrezzi tipici di un tempo. Tre serate trascorse all’insegna dell’allegria, con canti balli e risate garantite, grazie alla simpatica partecipazione di Martufello. Il tutto per un’ottima causa, la ristrutturazione di una chiesa, che da tempo attende di rinascere.
A cura di Angela Sabetta