Ogni giorno sentiamo parlare di “fuga di cervelli”, di italiani e Cilentani che si vedono costretti a “fuggire” dalla propria terra in cerca di un futuro migliore. Eppure ci sono tanti stranieri che volontariamente e coscientemente “scelgono” di venire a vivere nel Cilento. Abbiamo incontrato una di loro.
Qual è il Suo nome e dove è nata?
Mi chiamo Emma Marie Jones e sono nata a Burnley, nel nord-ovest dell’Inghilterra.
Com’è composto il Suo nucleo familiare di origine?
Ho perso mio padre nel 1994. Mia madre ha quattro figli: ho due sorelle maggiori e un fratello più piccolo. La mia sorella maggiore, Sara, è sposata e ha due figlie: Eleanor (24 anni) e Madeleine (20 anni). È una giornalista e lavora anche nell’ambito del marketing. L’altra mia sorella si chiama Kate e insegna inglese in una scuola superiore. Mio fratello, Rick, inizialmente insegnava qui con me ma ora fa il project manager. È sposato e ha tre figli, Humeera (19 anni), Iqra (12 anni) e Isaac (5 anni).
Che attività svolgeva prima di arrivare nel Cilento: era una studentessa o già lavorava?
Ho finito l’università nel 1997, dove ho studiato storia e filosofia. Già allora studiavo per mantenermi: ho svolto vari tipi di lavoro sia durante i corsi che durante le vacanze. Ho lavorato in alcuni negozi, nelle fabbriche e in un supermercato. Durante l’ultimo anno di studio avevo incominciato a lavorare per il nuovo sistema di online banking per Barclays. Ho svolto questo lavoro fino al 1998. Allora non sono più riuscita a resistere alla voglia di viaggiare.
Sono stata sempre affascinata dall’idea di incontrare nuova gente e di sperimentare nuove avventure, conoscere culture, lingue, modi di vivere e cibi diversi dai miei. Ho avuto sempre la testa da una parte e i piedi da un’altra. La mia nonna materna era tedesca e mia madre è cresciuta tra l’Inghilterra e la Germania, infatti è bilingue. Mi catturava sempre l’attenzione sentirle pronunciare suoni a me sconosciuti; ero affascinata dal sentire la sua voce pronunciare quei suoni esotici. Inoltre una delle mie sorelle viaggiava molto, girando tra Sud America, Tailandia e Burma da sola e, guardando lei, avevo anche io una gran voglia di esplorare.
Comunque vengo da un’isola e credo che faccia parte di tutti noi questo bisogno di esplorare.
Inizialmente sono andata in Francia dove vivevo in un villaggio piccolo nella Var (oggi è famosa perché lì hanno una tenuta Brad Pitt e Angelina Jolie). Dopo qualche mese ho iniziato a impartire delle lezioni ad alcuni ragazzi del paese, aiutandoli con i compiti per la scuola, ecc. Una volta tornata in Inghilterra ho deciso subito di fare un corso per prendere il diploma per insegnare EFL (English as a Foreign Language – l’inglese come una lingua straniera) e dopo aver completato gli studi sono stata un anno in Grecia lavorando come insegnante di madrelingua.
Il trasferimento nel Cilento è avvenuto un po’ con l’istinto. Nel 2000 internet era ancora agli inizi e per noi insegnanti di madrelingua era l’unico “posto” attraverso il quale potevamo trovare più facilmente offerte di lavoro. Ma allora internet non era come oggi con tanti siti pieni di informazioni; c’erano semplici avvisi, come quelli che si trovano sui giornali: il nome della scuola, una breve descrizione ed un numero telefonico per poter chiamare. Tra tanti avvisi in tante nazioni, a colpirmi è stato quello di una piccola scuola in un Parco Nazionale in fondo alla Costiera Amalfitana. Il resto, come dicono, è storia…
Attualmente di cosa si occupa?
Attualmente sto godendo della possibilità di fare la mamma a tempo pieno. Ho un bimbo di 2 anni.
Come ha conosciuto il Cilento? Qual è il motivo che l’ha spinta a trasferirsi in questo territorio e perché ha scelto proprio Cuccaro Vetere?
Il Cilento l’ho conosciuto piano piano e ancora non l’ho visitato tutto. Ci sono molte parti di questo territorio che non ho visitato e quelle che già conosco mi fanno sempre ardere il cuore e mi suscitano sempre emozioni nuove quando li rivisito.
Perché Cuccaro Vetere? Perché lì c’è il mio cuore.
Ci descriva, dal Suo punto di vista, la realtà in cui vive.
Mi sento come se vivessi in un sogno. Il Cilento è spettacolare. Il verde, il mare, i paesaggi… ancora mi tolgono il respiro. Dopo quasi 20 anni mi trovo in un posto in cui la gente ancora si saluta e si conoscono tutti, è possibile stendere i panni fuori o lasciare la macchina aperta, ritirare i soldi dalla banca senza la paura di essere rapinati; posso stare tranquilla quando mio figlio corre in piazza in compagnia di amici e parenti… Insomma cose che in Inghilterra purtroppo non si possono fare più da tantissimi anni.
Quasi tutti hanno il proprio orto e la gente è generosa: ti regala sempre un po’ dei prodotti del proprio orto e non puoi mai lasciare la casa di qualcuno senza un caffè o un succo, un biscotto o almeno le tasche piene di caramelle! Sono passati tanti anni dalla guerra ma la gente ancora ricorda la fame e non ammettono che tu faccia “cerimonie”: devi accettare quello che ti offrono altrimenti si offendono.
È vero che il lavoro manca e le strutture sono vecchie e le strade sono completamente dimenticate, però c’è un forte senso di appartenenza e di volersi bene e la voglia di stare bene insieme.
Il passato è sempre portato nel futuro perché le cose non cambiano (e credimi che i Cilentani sono esperti a lamentarsi di questo). La gente è davvero “capo tosta”, tutti vogliono che le cose cambino ma nessuno fa qualcosa perché il cambiamento avvenga. Ma io non la vedo come una cosa negativa: i valori che esistono nel cuore del popolo Cilentano sono antichi come il DNA che scorre dentro di loro e danno veri e propri punti di riferimento. I Cilentani danno importanza alla casa, alla figura della famiglia, al lavoro e al sacrificio, al risparmio e ancora trovano tempo e spazio per la Chiesa, per le feste del paese e per le persone del paese.
Quindi può dire di essere soddisfatta della scelta che ha fatto?
Decisamente sì. Il Cilento ha un grande cuore e mi ha incantato con la sua storia, le tradizioni, le canzoni e sono fiera di dire che anch’io mi sento un po’ Cilentana e che me ne vanto!