Serena Ricciardi di Sala Consilina, occhi azzurri e una cascata di capelli ricci biondi, è una tipa dal carattere tosto e sta combattendo in prima linea la battaglia contro il coronavirus perché esercita la professione di infermiera di pneumologia a Pavia. <>. <>. <<È stata dura per lui – confida Serena – si è spaventato, nessuno era preparato ad una cosa del genere anche perché è stato il primo paziente ad avere avuto questa sintomatologia per fortuna riconosciuto dalla dottoressa del pronto soccorso. Da quel momento è stata posta più attenzione nell’effettuare i tamponi ai sintomatici. Inizialmente c’è stata confusione anche nell’organizzare un piano di attacco, di certo, chi è a capo dei reparti di infettivologia e dei laboratori di analisi sapevano che era tutto ancora da scoprire. Il primo caso è stato quello scoperto ma poi ce n’erano tanti altri come è stato ribadito anche in televisione, uno ne contagia circa quattro, quindi in un melting pot come è la Lombardia per forza di cose il contagio si è diffuso rapidamente. A Pavia allora gli ospedali si sono attrezzati rapidamente. Merito ai miei colleghi che si sono trovati in prima linea prima di tutti quanti noi a lottare. Spero che l’Italia non si dimentichi di medici e infermieri che hanno combattuto contro questa cosa>>. <>. Serena e tanti altri infermieri lottano ogni giorno per strappare dalle grinfie del dolore gli ammalati di Covid 19 e la voglia di stare accanto a chi soffre che, sebbene sia nascosta dai dispositivi di protezione individuale, li sprona a non mollare mai. Soprattutto adesso.
Antonella Citro