Sempre più concreto il rischio che, con la caduta del Governo, la conversione in Legge del decreto semplificazioni avvenga senza considerare alcuni degli emendamenti presentati. Il rischio evidenziato da Sunia, Sicet, Uniat ed Unione Inquilini è che la presunta semplificazione amministrativa venga pagata con i diritti dei più deboli, visto che nel decreto, all’articolo 7, viene introdotta una modifica delle attestazioni dei contratti di locazione che non garantisce più la trasparenza delle contrattazioni e il riconoscimento dei benefici fiscali ai soli contratti stipulati nella piena regolarità e corretta di tutte le clausole.
Le Organizzazioni degli inquilini SUNIA-SICET-UNIAT-ASSOCASA denunciano una sempre e più crescente insofferenza della Regione Campania a confrontarsi con le parti sociali, continuando ad assumere decisioni senza tener conto della realtà sociale.
I rappresentanti delle Associazioni degli Inquilini hanno convocato un attivo unitario con propri referenti territoriali per affrontare le problematiche riscontrate nei territori. Hanno discusso dell’Avviso pubblico regionale per l’iscrizione all’anagrafe del fabbisogno abitativo, che dovrebbe rappresentare il caposaldo della nuova politica abitativa.
” In moltissimi Comuni della regione – ha ricordato Pierluigi Estero Presidente Regionale dell’Uniat Campania – pochi sono a conoscenza di questa piattaforma. Non tutti i Comuni hanno propagandato l’avviso pubblico, per cui corriamo il rischio di trovarci a fine settembre, quando scadrà il termine ultimo per le iscrizioni alla piattaforma, con moltissimi cittadini, soprattutto tra le fasce deboli, che non avendone conoscenza, saranno tagliati fuori.
Manca inoltre qualsiasi indicazione operativa per l’individuazione degli alloggi che dovranno essere assegnati nei vari ambiti territoriali, cosa che non mancherà di provocare tensioni sociali tra gli aventi diritto.
Abbiamo manifestato, inoltre, la disponibilità a sottoscrivere una specifica convenzione con le organizzazioni degli inquilini che consentisse l’accesso alla piattaforma su delega degli interessati, onde superare le difficoltà riscontrate dai cittadini, con poche competenze digitali e senza strumentazioni adeguate, per l’accesso con lo SPID e la compilazione della domanda on line
Stiamo chiedendo alla Regione di avere un’interlocuzione più seria con le parti sociali e con le organizzazioni sindacali”
” Abbiamo notato– aggiunge Pierluigi Estero – che il confronto con i Dirigenti della Regione Campania in sede tecnica, non produce risultati e, spesso, decisioni non condivise vengono fatte passare per condivise con le stesse.
Necessita pertanto il ripristino del confronto politico in sede di Osservatorio regionale sulla Casa. “
Altra problematica evidenziata è l’assoluta inadeguatezza dell’azienda regionale ACER Campania nella gestione del patrimonio pubblico. Ad oggi, riscontriamo ancora forti rallentamenti nell’espletamento dell’attività amministrativa e poca chiarezza sul versante degli investimenti. Non è stato avviato alcun confronto serio sui piani di manutenzione, recupero e rigenerazione urbana. Gli unici progetti predisposti sono quelli redatti già da diversi anni e che non sono stati completati per mancanza di finanziamenti”.
” Non si può non considerare – aggiunge il Presidente Regionale dell’Uniat Campania – che tra qualche mese, dovrebbe entrare in vigore il nuovo regime di determinazione dei canoni degli alloggi di edilizia residenziale pubblica che già avrebbe dovuto trovare applicazione il 1 gennaio 2022 e rinviato al 1gennaio 2023.
Abbiamo ribadito, in maniera unitaria, che l’adeguamento del regime dei canoni deve necessariamente salvaguardare i nuclei familiari con redditi bassi, effettuando un vero proprio monitoraggio sui nuovi strumenti messi in campo e correggendo il meccanismo del calcolo basato sull’ISEE, come ad esempio l’introduzione dell’ISEE-ERP, onde evitare degenerazioni che possono essere oltremodo essere penalizzanti per gli assegnatari a basso reddito. “
” Abbiamo indetto questo attivo unitario – ha concluso Pierluigi Estero – per esternare le nostre preoccupazioni e per programmare iniziative finalizzate a sensibilizzare la Regione Campania e i Comuni.
Prevediamo che a settembre, ci troveremo ad affrontare inevitabili tensioni sociali che meritano da parte nostra una mobilitazione generale trattandosi di diritti fondamentali dei cittadini”.