di Gina Chiacchiaro
La mattina dell’8 marzo, quasi a festeggiare la “Festa della Donna” in maniera “diversa”, sei consiglieri comunali, di cui tre donne, hanno firmato le dimissioni facendo di fatto cadere l’amministrazione retta dal sindaco Elia Rinaldi. A lasciare l’incarico Barbara Lapenta, Lucrezia Marzaro, Anna Maria Volpe, Fiorenzo Casalnuovo, Nicola Fico e Michele Boffa. Di questi, quattro erano della maggioranza. Un nuovo terremoto politico si è abbattuto sul Vallo di Diano e dopo Teggiano anche Buonabitacolo termina in anticipo il suo mandato. Che gli equilibri non fossero più gli stessi, nel piccolo paese del Vallo di Diano si era capito già da qualche tempo, quando il giovane sindaco Rinaldi aveva scritto una lettera ai consiglieri. In essa chiedeva agli amministratori di comportarsi con maggiore serietà, professionalità e coerenza … di mettere da parte i piccoli rancori e dicerie che si erano create invitandoli quindi a governare nell’interesse della comunità. Aveva poi allontanato l’assessore Carlo Bianco e in seguito revocato l’incarico di vicesindaco a Barbara Lapenta me tutto ciò non è servito. Ora nei prossimi giorni arriverà la nomina del commissario dal parte del Prefetto di Salerno che dovrà traghettare il comune verso le elezioni amministrative che probabilmente si svolgeranno nella primavera del 2017. Nel caso di Buonabitacolo è singolare anche il fatto che in consiglio comunale non esisteva una vera opposizione visto che era stata creata una seconda lista in occasione delle elezioni del 26 maggio del 2014, soltanto per evitare il rischio del mancato superamento del quorum del 50 % dei votanti.
Secondo il sindaco dimissionario ecco cosa potrebbe succedere adesso, grazie ai sei consiglieri dimissionari e al “regista”, che da trent’anni mette in ginocchio questo paese: … Potrebbero essere installate le antenne telefoniche che fino ad ora erano state impedite. Per le difficili condizioni finanziarie del Comune, si manderà l’ente in dissesto, con il conseguente aumento al massimo delle tasse per tutti i cittadini. La spesa per il personale è di oltre il 40 per cento rispetto a quella prevista e gli ex Lsu rischieranno la mobilità. La piscina comunale non verrà riaperta. La scuola non verrà completata e i bambini non potranno usufruirne. Non saranno affidati gli impianti sportivi. Gli imprenditori non investiranno per far ripartire la zona industriale. Non saranno completate le lottizzazioni ….
Per leggere la lettera di Elia Rinaldi clicca qui.