Di Bartolo Scandizzo
Paolo e Felice, due amici con cui ho vissuto un tratto della vita insieme nel borgo natio, Piaggine. Con Paolo ho frequentato l’istituto magistrale a cui ci iscrivemmo con dall’anno della sua istituzione. Con Felice, più giovane di me di pochi anni, ci siamo frequentati già da “adulti”: io ero all’università e lui stava completando la scuola superiore. Insomma, abbiamo viaggiato sul transatlantico che galleggia nel tempo e fa tappa nella nostra vita per un breve tratto. Come è accaduto innumerevoli volte ai giovani del nostro paese arrivati a conseguire una laurea, siamo “volati” lontano dagli affetti e dagli amici per agguantare il “sogno” sollecitato per noi dai nostri genitori: salire di qualche gradino la scala sociale. Era quello per cui ci eravamo preparati e, in qualche modo, siamo riusciti a tradurlo in realtà.
Io andai molto più lontano di Paolo e Felice. Io a Varese, Paolo a Salerno e Felice a Eboli. Tornando nella terra dei padri nel ‘93, in varie occasioni, ho rivisto sia Paolo che Felice ed ho anche conosciuto le donne della loro vita.
Il primo a qualche manifestazione a Piaggine. Caso strano, le ultime due in al “banchetto della sposa” al Ponte dove sfilavano giovani ragazze vestite da spose.
Il secondo in casa di un amico comune qualche anno fa: da Nicola Mastrandrea, il primo laureato del nostro paese figlio di pastori, ad Omignano. Paolo e Felice non erano chiassosi, né spacconi; loro avevano un sorriso positivo, mai sfottente, come tanti di noi sfoderano in troppe occasioni: lo si fa per occupare il tempo che ci avanza. Per loro la vita è stata breve. Lasciano alle mogli Emilia e Filomena, il fardello e il pensiero di portarli con loro fino alla fine dei loro giorni. Per tutti gli altri, ed anche per me, sarà difficile averli presenti per lungo tempo perché in questo mondo è più facile perdersi che trovarsi … Niente di più! Resta, però, la consapevolezza rassicurante di chi si ritrova nel sguardo di persone con cui hai camminato insieme sul sentiero ell’esistenza.
Addio, amici miei …