13 Aprile 2025 – Domenica delle Palme –
Questa domenica segna l’inizio della Settimana Santa, la settimana nell’anno liturgico più ricca di celebrazioni e tradizioni che danno vita a raccoglimento e a profonda riflessione.

Il passo del Vangelo ci rende partecipi di due momenti della vita di Gesù tra loro vicinissimi come tempo.
Il primo risuona a trionfo. E’ l’esultanza della folla all’entrata di Gesù a Gerusalemme, in sella a un asino. Agitando rami di ulivo Lo acclama come Re della pace, Re che avrebbe liberato il popolo di Israele dalla occupazione romana. Sembra la Sua apoteosi ma in effetti la Sua missione non risponde alle attese di un Messia trionfante che instaura un nuovo ordine politico e sociale.
Gesù mostra la sua regalità nel servizio e, condividendo la nostra umanità, offrendo se stesso ci insegna come dare senso e valore alla vita, basandola sull’amore e sulla misericordia. Il suo vero trionfo non è nel potere ma è quello della croce.
Il secondo è la narrazione dei momenti drammatici dall’arresto di Gesù fino alla morte in croce. Quanta sofferenza! Gesù, umiliato davanti a Pilato, dal quale avrebbe dovuto ottenere giustizia, e poi inchiodato alla croce dove muore attuando, in piena obbedienza al Padre, il progetto salvifico per tutti noi.
Nella sua passione Gesù ha accettato l’abbandono, l’incomprensione, l’ingiustizia. Non si è liberato dalla croce.
L’”Osanna” e il “Crocifiggilo” sono lo struggente contrasto nei testi della liturgia della celebrazione odierna su cui siamo chiamati a riflettere.
Al di fuori della chiesa, nella prima parte della funzione religiosa, agitando i ramoscelli di ulivo, invochiamo la pace nel mondo intero, costruiamola intorno a noi con gesti concreti, più di quanto la parola possa fare.
Entrati poi in processione in chiesa ascoltiamo in profondo raccoglimento il lungo passo del Vangelo nella versione di Luca.
Accompagniamo Gesù al Calvario, condividiamo la Sua sofferenza, accettiamo il Suo perdono.
Quando tutto sembra finire nella deposizione in un sepolcro chiuso dalla pietra, il buio della morte darà spazio alla luce della Risurrezione.
Il bene trionferà sul male e la croce sarà trasformata da strumento di dolore a simbolo di trionfo, di gloria eterna.
In questa Settimana Santa, in un’attesa che non ci lascia nel dubbio circa l’esito finale, andiamo incontro a Gesù impegnandoci, sull’ esempio che ci ha dato nel corso della Sua esistenza terrena, a ripartire per una nuova e migliore vita. Santa domenica in famiglia.