Biancaluna Bifulco: “Stare insieme e attraversare il confine generazionale è fondamentale nella filosofia del Dum Dum perchè significa far comunicare le persone”.
PAESTUM (Salerno). «The Queen of the Scene», la regina della scena, così la definisce il The Guardian. In bilico tra le pulsioni selvagge del dancefloor e uno spirito guerriero. È una delle voci più intense della Nu Cumbia, in una straordinaria miscela del Sud America, in cui tradizioni popolari e ritmi all’avanguardia si incrociano. In Italia con il suo “Suelta Tour”, fa tappa al Dum Dum Republic la cantautrice argentina “La Yegros”domenica 7 luglio per un incredibile concerto al tramonto, anche se l’arena sul mare inizierà a vibrare e a fare musica già dalle ore 16.
«Femminile, gioiosa e tropicale. È una rivoluzione da ballare – sostiene la rivista Time Out – in cui cumbia, world music, electronica, chamamé e folktronica si fondono in uno stile unico ed irripetibile». Cumbia, soprattutto, che diventa coscienza politica, con un uso della voce molto particolare, che rievoca la tradizione ancestrale del Sudamerica: un suono sorprendente, che trasmette un’urgenza grezza mentre suona.
«Partono i grandi concerti del Dum Dum Republic – sottolinea Biancaluna Bifulco, titolare del beach club – Apriamo con La Yegros per perseguire sempre nella nostra passione che è la world music. Nel nostro percorso c’è tanta libertà musicale. In questo caso seguiamo ritmi di matrice latina, non commerciale, molto radicata alla origini, di impianto culturale sciamanico, con la cumbia originaria dell’America del Sud. Poi proseguiremo conNickodemus che è un dj sempre sull’onda della psichedelia musicale e poi avremo diverse sorprese durante l’estate, tra cui il ritorno degli amici “Cacao Mental”, sempre nell’ottica della contaminazione culturale che è la cifra comune della nostra rassegna. Non mainstream, ma molta ricerca. La Yegros ha una grandissima fama internazionale che si sta affermando in Italia».
Nucleo cardine della visione del Dum Dum è la dimensione collettiva del “fare festa”: «Perché la festa è fatta dalle persone, di qualunque estrazione sociale e di qualsiasi età – aggiunge Biancaluna – A noi piace del Dum Dum è che si incrociano ragazzi, famiglie, adulti e bambini, tutti insieme a ballare, contro lo stereotipo delle realtà locali in cui i club e le strutture turistico-commerciali devono essere targhetizzati per età. Chi ama la buona musica può avere 15 anni o anche 60. Stare insieme è una gran bella cosa, attraversare questo confine generazionale secondo la nostra filosofia è importante perchè significa far comunicare le persone».
La “Regina della Nu Cumbia” ha un’anima divisa tra il romanticismo del sud della Francia (vive a Montpellier) e il cuore pulsante e cosmopolita dell’Argentina, originaria di Buenos Aires. I suoi genitori sono di Misiones, provincia del nord-est tra Brasile e Paraguay in cui si suona il chamame(un misto di musica polka e Guaraní) che si riversa sulla cumbia colombiana. Questi due generi, uniti al folklore andino, sono stati poi mescolati alla dancehall giamaicano e alla musica elettronica creando una peculiarità che solo La Yegros sa trasmettere. Cresciuta in un sobborgo della capitale cosmopolita, irrigata dalle tradizioni rurali del paese, oggi tra Francia e Argentina, rendono la sua identità composita come la sua musica.
Con il primo album “Viene de Mí” conquista l’attenzione delle maggiori testate internazionali (The Guardian, BBC, Time Out). Con il secondo“Magnetismo” accresce la sua popolarità e partecipa ai più prestigiosi appuntamenti musicali, arrivando a 15 tour internazionali negli ultimi due anni. “Suelta”, il terzo e ultimo album, accelera la fusione dei generi musicali che compongono la sua personalità.
Prodotto dal leggendario produttore argentino King Coya (compositore di Fuerza Bruta), attraversa la cumbia contemporanea dominata dagli uomini, attingendo sia alle tradizioni popolari profonde che ai ritmi all’avanguardia.
La sincerità di la Yegros si riflette nelle canzoni di “Suelta”, di cui è autrice e compositrice principale, traendo ispirazione da considerazioni sia intime che sociali, esaltando il ruolo della donna: “Tenemos voz” (We have voice). Duetta con la britannica MC Soom T.e conta su collaboratori fidati, tra cui Daniel Martin, compositore di “Viene de Mí”, il suo primo successo che continua a tornare sui dancefloors internazionali e il produttore argentino King Coya (Gaby Kerpel), che ha contribuito a definire l’identità electro-tropicale de La Yegros. La produzione ha visto anche due nuovi arrivi eccellenti: Eduardo Cabra, metà del duo portoricano Calle 13 (più volte premiato ai Latin Grammy Awards), e l’olandese Jori Collignon che fomenta il ritmo globale di Skip&Die.
CUMBIA e COSCIENZA SOCIALE
Così, sostenuta da un team di maghi del suono, La Yegros ha scatenato il suo grande temperamento in tutte le canzoni di “Suelta”. Tanto più che l’album presenta anche colori originali, pur continuando la sua esplorazione del folklore del Nord. Oltre al carnavalito e alla cumbia – già presenti in “Magnetismo” – si aggiungono ora i ritmi di huayno e chamarrera, i suoni colombiani, i flauti andini e gli ingredienti mediorientali, mentre lo chamamé si trasforma per conquistare i dancefloor del mondo intero. Atmosfere inebrianti, ma non solo, poiché la cantante trasmette anche emozioni struggenti: malinconica quando racconta delle sue origini, tuttavia esprime anche indignazione e persino la sua rabbia, quando affronta temi sociali: in particolare chiama le donne a chiedere il rispetto che meritano, unendo le loro voci con la sua. Argentina e cittadina del mondo, La Yegros dimostra così di essere un’artista di convinzione, dotata di un’acuta coscienza.