L’ennesima strage lungo le strade, in una spirale che non conosce fine.
La comunità salernitana è ancora sotto choc per l’incidente mortale che ha falciato le vite di Mario Valiante e Wilma Fezza, stimati professionisti, impegnati da sempre nel sociale, persone brillanti e con tanta voglia di vivere.
Al dolore per questa immane perdita, si unisce lo sdegno per tante morti ingiuste dove, nonostante gli investimenti sulla sicurezza ed il progresso tecnologico, non si riesce a garantire la vita dei cittadini.
Ogni viaggio diventa una incognita, come attraversare una giungla, dove le insidie sono tante ed irrisolte.
Con volumi di traffico merci che non dovrebbero viaggiare su gomma e piuttosto trasferiti su ferro, su acqua o per aria.
Era il 1990 quando il Ministro del Tesoro Giuliano Amato commissionò uno studio per ponderare i costi del trasposto merci.
Dato 100 il costo di una unità di misura su gomma, lo stesso carico su treno costava 20, mentre su nave 10!
Pur essendo passati quasi 35 anni, i volumi delle merci su strada sono oggi davvero insostenibile.
Spesso vengono utilizzati autisti stranieri, sottopagati e con degli standard di professionalità discutibili.
Il dolore è ancora più forte per questo senso di impotenza e di rabbia.
Oggi la roulette della strada ha ucciso Mario e Wilma. Domani potrebbe colpire chiunque.
Vorremmo sperare tutti di poter invecchiare come i nostri genitori.
Purtroppo, a causa di un finto progresso, di una politica evanescente e scadente, di un sistema economico che guarda solo al profitto, continuiamo a contare i morti uccisi negli incidenti, nei mali incurabili, senza la speranza di un futuro migliore.
Oggi è il momento del cordoglio e della vicinanza alle famiglie delle vittime.
Da domani non si può far finta di nulla, lasciando tutto come prima.
È doveroso un cambio di passo, un impegno consapevole dei decisori, di chi fa opinione, di chi investe capitali.
Lo dobbiamo innanzitutto a loro, per rimediare agli errori e ponendo fine agli orrori che ci accompagnano ogni giorno.