“Predicare bene e razzolare male” è un’espressione proverbiale che tutti conosciamo e che sicuramente abbiamo pronunciato qualche volta. E’ l’atteggiamento di chi appare giusto e onesto nel parlare, ma si comporta in modo ben diverso; i buoni propositi, le belle parole non trovano riscontro nelle azioni quotidiane. Si giudica, si condanna negli altri quello che facciamo noi, si promette e non si mantiene. Si è incoerenti senza nemmeno accorgersene. Il comportamento è perciò moralmente riprovevole.
A tutti è capitato di incontrare, di ascoltare persone che con le loro parole sembrano incantarci, indicarci un tipo di percorso in cui emergono qualità della vita, uguaglianza e carità, ma che spesso non hanno un comportamento che di fatto dovrebbe essere uniformato a scelte di vita delineate nelle loro parole. Basti pensare a tanti dei nostri politici!
Le parole vengono usate spesso per illudere, o per farsi una buona reputazione, o per convenienza o per emergere sugli altri. Incoerenza, ipocrisia sono comportamenti cui assistiamo con ricorrenza.
Oggi nel passo del Vangelo Gesù rimprovera i maestri della Legge e i Farisei, condanna il loro amore per i posti d’onore, la corsa al potere, lo sfruttare le proprie conoscenze per emergere a maestri senza mettere in pratica ciò che insegnano. Dicono e non fanno. Vanno ascoltati quindi ma non bisogna imitarne le opere. Essendo dotti e sapienti esercitano il potere sul popolo. Ma essere chiamati ad un incarico di guida comporta trasparenza, generosità, impegno vero, entusiasmo.
Nel passo di Matteo Gesù ci dà una lezione di umiltà ponendo l’accento sulla coerenza tra quello che diciamo e quello che facciamo nel suo nome. Ci vuole mettere in guardia sullo stile di vita di tutti coloro che sono chiamati a svolgere un servizio nella comunità cristiana e di tutti i credenti, spesso, non credibili.
Caratteristica del vero discepolo è l’umiltà, il servizio umile e sincero a Dio che ci fa annunciare la sua Parola non mettendoci al di sopra di essa ma lasciandoci convertire e guidare da essa, senza nessuna pretesa di essere glorificati.
L’umiltà, virtù importante per entrare nel Regno, strumento di crescita che ci fa scoprire la gioia nel servire gli altri, ci farà sentire tanto più valorizzati se valorizziamo gli altri.
La nostra vita corrisponde a quanto diciamo?
Santa domenica in famiglia