Una bella serata sul Pianoro di Ciolandrea che domina il Golfo di Policastro situato alla base dello strapiombo dove l’Area Marina Protetta della Masseta apre le sue braccia all’ampio golfo di Policastro.
La stessa sensazione di benessere l’avranno avuta i circa 200 spettatori che hanno risalito ai piedi l’ultimo tratto che dal santuario di Pietrasanta, nel comune di San Giovanni a Piro, porta fino al pianoro che è stato attrezzato a spazio per eventi che poco possono aggiungere allo spettacolo che si para davanti agli occhi di chi si affaccia sull’infinito mare.
Ed è qui che l’assessore al turismo, Pasquale Sorrentino, alza il sipario per dare il via della “prima” dello spettacolo teatrale tratto dalle Baccanali di Euripide, Dionysos immaginato e diretto da Giancarlo Guercio.
Sul palco gli attori Emiliano Spira, (Dionysos), Franco Colajemma (Cadmo), Bianca Rosa di Ruocco (Agave), Luca Castelluccio (Penteo), Matteo Giuffrida (Tiresia), Gianni Damato (mendicante), Rosita Speciale, Patrizia Pontillo, Anna Lucy Menafra, Mariacarmela Bruzzese, Ersilia Casucci, Carolina Consiglio, Serena Lo Bosco, Rosetta Palladino, Luciana Di Mieri, Francesca Schiavo Rappo, Ilenia Vertullo, Cono Cimino, Riccardo La Veglia e Gabriele Cirigliano.
Guercio ha messo insieme un gruppo di attori chiedendo loro di impegnarsi in un progetto laboratorio iniziato da tempo e che dopo circa un anno ha portato alla messa in scena di Dionysos.
Giuseppe Di Stefano ha curato la direzione della scena, Sara Cammarosano ha realizzato i gioielli, Carmela Risi, Antonia Capobianco, Susanna Briganti, Sonia Guercio e Cinzia Bellezza hanno cucito realizzato i costumi di scena, Gaetano Ferrara a creato gli oggetti; Giovanni Mariella a costruito la scenografia insieme a Ilenia Vertullo che ha dipinto anche i teli di scena; le riprese, video Backtage, le fotografie sono a cura di Giuseppe Jepis Riviello, Gianni D’Arienzo, Giovanni da Amato e Giuseppe Di Vietri.
Lo SKENAY teatro di Buoabitacolo metterà in scena in replica lo spettacolo all’interno del parco Tarantini a Maratea, il 22 agosto, e nella storica Certosa di San Lorenzo a Padula, il 30 agosto 2020.
Il “mantra” della Baccanti a fare da sottofondo ha continuità al racconto di Euripide che vuole ricordare, ora come allora, nel 500 ac, che rifiutare il confronto con il diverso o lo straniero porta alla perdita della percezione della vita che si evolve .
I toni forti che il regista ha chiesto agli attori per sottolineare l’atroce e grottesco ma anche inconsapevole atteggiamento di chiusura dell’erede al trono, hanno lasciato quasi attoniti gli spettatori.
È stato proprio il pubblico la quinta colonna dello spettacolo che, inconsapevolmente, ha dato man forte agli attori che non hanno mai mollato la presa sugli spettatori trascinandoli quasi con forza dentro lo spettacolo.
Il ritmo nel teatro è tutto! Giancarlo Guercio lo ha volutamente tenuto alto tirando al massimo la “corda” dell’impegno della sua squadra.
Se un appunto si può fare è relativo all’audio che, essendo troppo forte, restituiva in alcune occasioni, i toni troppo alti ad un pubblico che era ben disposto a prestare molta attenzione…
Si è trattato di uno spettacolo ben strutturato in scena in un posto magico!
Ognuno degli attori ha saputo interpretare in modo originale il proprio ruolo nella consapevolezza della propria parte ma anche di essere parte di un progetto teatrale che, per la sua complessità, non può ammettere eccessive sbavature.