Di Nicola Nicoletti “Nessuna operazione nostalgia: solo base per un futuro con un sindaco a tempo pieno”. ”Contro il padre, il figlio e il sindaco di Vallo della Lucania”. Come? “Quando vinse alla Provincia Angelo Villani ero candidato contro Antonio Valiante, il figlio Simone e il sindaco di Vallo, Antonio Sansone”. A Vallo vennero Bassolino e la Jervolino a sostenerli. “Ecco, questo dissi sul palco al comizio: chi ha memoria breve lo ricordi”. Dino Liguori da qualche tempo è il centro dei discorsi per le amministrative a Vallo della Lucania. Viso tondo (non solo quello), camicia a quadretti sul rosso e bretelle d’ordinanza, fa capire che le avversioni alla sua persona hanno vita breve, in particolare quella di essere nominato a sindaco dal leader Pd Antonio Valiante da Cuccaro, il suo antico sfidante. “Per lui è un azzardo, per me un’occasione da valorizzare. Sono socialista e ho combattuto con la Rosa nel pugno, questo forse non lo sanno”, spiega sorseggiando un buon caffè al Planet. Il bar si affaccia sulla piazza Vittorio Emanuele, a due passi dal comune. Sono le tre e in piazza c’è il deserto. Ma lo è anche in troppi orari della giornata. Almeno rispetto a 10 anni fa. “Sono figlio di commercianti e capisco benissimo il disagio di chi chiude bottega”, commenta parlando della petizione che ha visto 98 firmatari di un esposto contro il Comune per i parcheggi a tempo in piazza. Spiega che la piazza è un’idea economica, e che il vero passato va reinterpretato in ottica del futuro, altrimenti si va alla deriva. “Non abbiamo rigenerazione economica, bisogna difendere l’esistente e dedicarsi allo sviluppo, tutt’ora assente”. E a chi le imputa l’assenza dalla vita cittadina, che risponde? “C’è tempo per studiare e aggiornarsi, sai? In questi anni ho iniziato un percorso di studio in Lombardia, alla Bocconi, su tematiche manageriali. Ho portato queste competenze in Campania a Napoli e lavoro sulla direzione Asl a Salerno. Adesso penso sia giusto offrire del tempo a Vallo della Lucania”. Hanno scritto una sfida tra cardiologi: Aloia – Liguori! “Non è corretto: io gestisco diversità. Sono anche cardiologo, ma faccio molte altre cose: coordino il Cup, delle sale operatorie del distretto, molti medici e altro. Poi anche il cardiologo, come no”. E troverà il tempo per Vallo? “Certo. Mi metto in aspettativa, e dedicherò ciò che ho imparato per amministrare. Farò il sindaco a tempo pieno, mica part-time!”. Fogli con firme di eventuali permessi per dedicarsi alla campagna elettorale sono sul tavolino dove si accomoda l’avvocato Pantaleo Sansone. Ha collaborato rigorosamente a proporre il nome di Liguori. Forse all’inizio il dottore avrebbe votato per lui, ma adesso i ruoli si sono capovolti. Cerca traghettatori per dare una svolta a Vallo. Il Pd alla fine di una lunga trattativa lo sosterrà, così dichiara il segretario Riccardo Ruocco. Si aspetta la disponibilità del movimento 18 21. Ha la battuta facile Liguori, spiazzante, e parla subito dei problemi seri, dal tribunale che forse verrà chiuso all’ospedale da garantire. Anche se la vera battaglia è per essere accettato. Ribadisce che non è in continuità con il passato di Vallo, “non sono figlio culturale del periodo Sansone, sono ben altro, una discontinuità con quella squadra lì. Anzi. Lei dichiara massima apertura a tutti. Anche ai grillini? “Certo. Stimo Pietro Miraldi e sono aperto al confronto. Non sono schematico ma, come ho affermato, vivo un atto di donazione candidandomi a Vallo”.
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