ROFRANO: IL TEATRO DELL’OPPRESSO PER COMBATTERE LO SPOPOLAMENTO
“Te ne devi andare! No, io resto qui perchè voglio produrre miele biologico ed esportarlo in tutta Europa”. Poca accademia, piuttosto entusiasmo creativo ed azione efficace. Domenica sera, a Rofrano, nella suggestiva cornice della piazza del Borgo, un vero e proprio anfiteatro naturale, si è svolto lo spettacolo organizzato dai ragazzi dello scambio culturale “To (be)lieve or not to (be)leave?”. E’ stato il coronamento di otto giorni di apprendimento scaturito secondo il metodo educativo non formale e cooperativo. Emblematico il titolo: “Credere e non partire”, per una performance di teatro sociale capace di coinvolgere in maniera briosa il pubblico, numeroso, composto da curiosi ed appassionati accorsi dal Cilento.
I giovani interpreti, provenienti da Albania, Croazia, Portogallo, Serbia e Italia, hanno utilizzato la popolare metafora del calcio per rappresentare situazioni paradigmatiche e comunicare messaggi mobilitanti connessi al topic dello sviluppo rurale: l’autogol dell’emigrazione, la crudeltà e miopia dell’arbitro incline ad espellere i giocatori, l’impotenza del portiere che tenta inutilmente di arginare l’”ostracistica” emorragia. Nelle mani e nelle coscienze dei giovani, le armi del riscatto: la determinazione e la responsabilità di restare, di identificarsi con un territorio volitivo, che guarda all’Europa, ad essa aprendosi e raccontandosi.
Nell’ultima giornata, spazio alla campagna No Hate Speech Movement, promossa dal Council of Europe, per la promozione dei diritti umani e il contrasto al discorso d’odio, on line e off line. Ne hanno illustrato contenuti ed obiettivi, Alessandra Coppola, Segretario generale di APICE ed attivista del movimento, Alessandro Nicotera, Presidente dell’Assemblea del Forum giovanile della Campania.
E’ così giunta al termine l’originale iniziativa che ha vivificato l’inizio dell’estate Rofranese. L’intera Comunità cilentana ha dimostrato, per l’ennesima volta, un’accoglienza esemplare, corale e sempre più disinvolta, che ha eletto Rofrano a luogo d’incontro di dimensione europea. Del resto, è proprio la riscontrata attitudine locale all’inclusione a fungere da esperimento di sviluppo rurale, affermatosi ormai come buona pratica, certamente replicabile e connotata di notevole impatto economico e culturale.
Desiree Pelliccia, Presidentessa Associazione Connect, organizzazione responsabile dell’iniziativa finanziata nell’ambito del programma “Erasmus+: Gioventù in Azione”, traccia un bilancio tracciato estremamente positivo: . Ana Jovanovic, dell’Associazione OSMEH, si dichiara . Ha partecipato a tutti gli scambi culturali svolti a Rofrano, confermando la sua caratura di esperta internazionale di mobilità giovanile: . Toni Viterale, ex Sindaco di Rofrano, da primo cittadino ha inaugurato la serie di scambi culturali a Rofrano, curandone direttamente l’ideazione e l’organizzazione:. Costruire ponti o adombrarsi sotto le barriere esistenti?
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ROFRANO, 1.07.2015
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