La Campania mette a disposizione dei comuni, con meno di 5000 abitanti, una misera dotazione finanziaria di 30milioni, per la riqualificazione del patrimonio storico-architettonico dei piccoli paesi, e, 12milioni per creare lavoro nelle zone rurali. I Comuni possono accedere ad un contributo a fondo perduto di 1milione per il recupero dei borghi rurali. I privati avranno un contributo massimo di 100.000 euro, e , la quota massima per ogni comune non potrà superare 700.000 euro. I singoli Comuni potranno spendere il milione di euro per sistemare gli edifici storici mediante il restauro, il ripristino, l’adeguamento sismico, il rifacimento degli impianti, l’utilizzo dell’energia rinnovabile. I privati potranno spendere i centomila euro per l’adeguamento e il miglioramento degli edifici, l’acquisto di nuovi macchinari, l’acquisto delle attrezzature necessarie alle attività da intraprendere, l’acquisto di programmi informatici e quant’altro serve all’impresa. Una piccola somma per i borghi abbandonati, che necessitano di interventi strutturali ed infrastrutturali molto consistenti. La manciata di milioni offerti da De Luca serviranno poco. Per risolvere l’atavico spopolamento delle aree interne c’è bisogno d’investimenti ben più consistenti, che dovrebbero riguardare in primis i borghi abbandonati, tipo Roscigno e Sanseverino, aree vaste completamente devastate e abbandonate. La mancia, di 42milioni, della Regione Campania, poteva essere utilizzata, invece, per ristrutturare in toto un borgo abbandonato per ogni provincia, realizzando una rete di paesi albergo che fungessero da vetrina e da promozione delle comprensorio rurale di riferimento. Ma la logica del finanziamento a pioggia, per racimolare consenso elettorale rimane un vizio atavico dei nostri politicanti, si da una mancia ad uno per avere in cambio il voto di molti. L’ultima considerazione è legata alla tempistica, siccome i soldi erano pochi ma facevano gola a molti, la notizia del “Bando dei 42milioni per la riqualificazione dei borghi”, è rimasta misconosciuta ai più, pochi erano e pochi potevano goderseli.
Trending
- Nella preghiera nessuna pretesa
- Valditara esorta al buon uso del cellulare e all’orientamento scolastico qualitativo
- Premio “L’Identità del Cilento”: pubblicato il bando della Seconda Edizione del Concorso
- Galzerano porta il Cilento alla fiera del libro di Francoforte
- Da Piaggine a Capaccio Paestum c’è un “mare” di migrazioni
- Scuola, stabilizzazione dei docenti precari storici. Urge il doppio canale
- Oggi, cerimonia di apertura di Fiera Didacta Italia. Edizione Puglia 2024.
- Nuove tecnologie e storia: Scopri il passato con l’Atlante Digitale dell’Impero Romano