di Massimiliano De Paola
Da indiscrezioni raccolte alcuni giorni fa dalla redazione di UNICO, l’Udc sembra pronto a votare No al referendum costituzionale 2016 del prossimo 4 dicembre, e a seguito di questa possibilità, il presidente De Luca ha cominciato a guardarsi attorno per un rimpasto in Giunta.
Ciriaco De Mita è intenzionato a votare No al referendum costituzionale. E’ chiaro che una scelta del genere non lascerebbe indifferente il presidente De Luca. Si aprirebbe una ferita insanabile con l’Udc che andrebbe a mettere i bastoni tra le ruote a Vincenzo De Luca. Se così fosse andrebbe anche rivisto quel patto stretto una notte a Marano di Napoli tra lo stesso De Luca e i moderati che prima appoggiavano Stefano Caldoro. Quel patto ha consentito un’alleanza in città, alle elezioni in Provincia e, dopo le Regionali anche alle elezioni amministrative a Salerno. Anche sulla legge elettorale, l’Italicum, che tanto sta facendo discutere i politici, De Mita ha avuto sempre da ridire. «Ci porta alla fine della democrazia parlamentare. Eleggiamo il capo, non il presidente del Consiglio. La sera stessa del voto sapremo chi ha vinto, ma non chi ha la legittimazione del consenso popolare»: sono le frasi pronunciate da Ciriaco De Mita in un’intervista al Corriere della Sera.
E c’è chi ipotizza pure che De Mita strizzi l’occhio a Pier Luigi Bersani e che abbia già pronta un’iniziativa in Campania da fare con lui. Questa strategia servirebbe per attirare quei dissidenti del Partito Democratico che di questi tempi li si trova ovunque.
E se poi dovesse aprirsi qualche crepa pure con uno dei suoi uomini più fidati, il vice presidente del consiglio regionale Tommaso Casillo, che pare abbia già espresso qualche reticenza a votare SI al referendum e qualche resistenza sulle riforme di Renzi, allora De Luca dovrebbe da subito pensare a delle contromisure per non farsi invischiare in un pantano Regionale.
Per far fronte a queste dinamiche tattico-politiche, De Luca sta pensando seriamente ad un rimpasto in giunta da fare subito dopo il voto referendario del 4 dicembre. Potrebbe e dovrebbe trarne vantaggio Mario Casillo, consigliere regionale e capogruppo del Pd. E a farne le spese potrebbe e dovrebbe essere Corrado Matera, assessore regionale allo Sviluppo e promozione del turismo, per la contemporanea promozione in giunta di un consigliere salernitano. Sarebbe un modo per tirare un po’ il collo proprio all’Udc. Nell’eventualità di un rimpasto che farebbe saltare Matera, la corsa al sostituto dovrebbe essere ristretta a tre salernitani. I candidati sarebbero il socialista Enzo Maraio, Franco Picarone e Luca Cascone.
De Luca già l’estate appena trascorsa, per salvare la poltrona di Matera, accusato di favorire il suo territorio nella vicenda dell’assegnazione dei fondi per il turismo e lo spettacolo, ci ha dovuto mettere la faccia. Ad oggi sembra che il caso sia rientrato, ma se la posizione dell’Udc continua ad essere contraria al referendum – sul quale De Luca si è impegnato personalmente con il premier Matteo Renzi – allora non sono da escludere colpi di scena dopo il 4 dicembre.
Eppure sembra tutto tranquillo… L’assessore Matera è appena tornato da Rimini e dalle sue parole appare molto soddisfatto da questi primi mesi di assessorato. “Al TTG Incontri 2016 la Campania si è affermata grazie alla sua ampia offerta turistica. Un continuo via vai di operatori, istituzioni e curiosi presso gli stand della Regione Campania che è uscita da questo appuntamento rafforzata e consapevole di poter giocare un ruolo centrale sul mercato del turismo mondiale grazie alla varietà e alla qualità della sua offerta: dal settore archeologico alla food experience, dalle mete balneari storiche ai meravigliosi borghi delle aree interne. Giorni utili anche per confermare che la linea seguita dalla governance regionale è quella giusta: ampliare il periodo di operatività del settore, destagionalizzando l’offerta; puntare sui grandi eventi e sulle eccellenze campane nel settore dell’enogastronomia. La Campania può giocarsi le sue carte diventando la prima regione italiana di questo settore. La fiera TTG di Rimini (13-15 ottobre 2016) è la più importante fiera del settore turistico e noi l’abbiamo affrontata nel modo migliore”.
Apparentemente sembra tutto tranquillo, ma in fondo in fondo un rimpasto in giunta non è ancora del tutto scongiurato. Forse stiamo assistendo alla “quiete prima del voto” o forse no!