Bisogna riconoscerlo! Franco alfieri è una vera e propria “macchina amministrativa” che non ha tempo di prendere fiato perché si autoalimenta senza soluzione di continuità con idee che si sovrappongono a progetti avviati; lavori portati a termine che diventano altrettanti trampolini che “partoriscono” nuove idee; idee che mettono in moto altre iniziative …
Vincenzo De Luca sapeva quello che faceva quando alle ultime elezioni per eleggere il presidente della provincia ha puntato deciso sul “sindaco dei tre mondi” (Torchiara, Agropoli e Capaccio Paestum) per rianimare il ruolo della provincia di Salerno che sembrava caduta in letargo.
Per prima cosa ha rinvigorito la struttura che si occupa della comunicazione che, in poco tempo, ha saputo veicolare con metodo, puntualità e professionalità tutto ciò che l’ente mette in campo. Ha delegato molte competenze a singoli consiglieri che, nei fatti, hanno assunto il ruolo operativo che un tempo avevano gli assessori. Ha riportato una programmazione culturale e riaperto le sale di Palazzo S. Agostino ad iniziative ed eventi come non accadeva dai tempi di Alfonso Andria. Ha dato un forte impulso ai lavori di sistemazione, pavimentazione e adeguamento dell’intera reta stradale provinciale. Ha assunto il ruolo di player nei confronti delle amministrazioni comunali alimentando e incoraggiando, indipendentemente dalla collocazione politica, la capacità delle amministrazioni comunali di fare proposte migliorative della vita delle comunità che amministrano.
Allo stesso tempo, non sembra che l’amministrazione di Capaccio Paestum abbia battute d’arresto né relativamente alla gestione ordinaria, né della programmazione straordinaria, tanto meno nel mettere in campo progetti che guardano più avanti nel futuro …
Anche i due mega progetti tesi a trasformare in modo consistente l’assetto della parte sud della provincia avanzano verso una loro definizione … parlo di quello relativo alla Costa Sud di Salerno e della “bretella” destinata a “liberare” la SS 18 dall’assedio del traffico, diventata una strada interna, di una parte consistente del traffico veicolare.
È su questi due importanti progetti che il “sindaco- presidente” ha posto in cima alle sue priorità che potrebbe trovare la pietra d’inciampo!
Per quel che riguarda il “rifacimento” del litorale che va da Salerno a S. Maria di Castellabate pendono problematiche sia lato mare, sia nella pineta, sia a ridosso della SP 11 … A mare è prevista la posa di barriere in pietra per contenere l’erosione delle spiagge, un metodo che in Calabria ha già dato risultati del tutto controproducenti! Stessi risultati anche nelle poche spiagge cilentane dove già sono state messe in opera: Ascea, Casalvelino, Agropoli, S. Maria …
Nella pineta è necessario intervenire con l’abbattimento dei “rami secchi” per consentire la rinascita della macchia mediterranea come già fatto, per buona parte, nel comune di Capaccio Paestum.
Relativamente alla pista ciclabile (un tempo più lunga d’Italia) è necessaria una revisione che tenga conto delle esigenze “tecniche” di chi si sposta in bici anche per motivi sportivi che attualmente si riversano sulla SP 11 con grave rischio per la loro incolumità e per i problemi che creano ai mezzi a motore.
Poi c’è il progetto della bretella che dovrebbe collegare direttamente Agropoli all’autostrada A2 ad Eboli. Si tratta di un progetto che sta raccogliendo molti oppositori che, per diversi motivi, si stanno coalizzando per rendere la vita difficile al progetto. Mentre Alfieri che ne ha fatto una bandiera personale: “Fosse anche l’ultima cosa che faccio, ma la bretella Agropoli Eboli si farà!” Si tratta di un’arteria che interesserebbe i comuni di Agropoli, Capaccio Paestum, Albanella, Altavilla Silentina ed Eboli. Avrebbe un’apertura di oltre 40 metri di larghezza, divisa in due carreggiate, e scorrerebbe, sopraelevata, ai piedi delle colline situate a monte dell’attuale SS 18 con un impatto visivo ed ambientale molto alto.
La tratta Eboli Capaccio Paestum è già finanziata con un investimento di 470 milioni di euro. La tratta Agropoli Capaccio Paestum è in attesa di finanziamento.
Il “comitato” contrario all’opera vede le adesioni di imprenditori e commercianti situate lungo la SS 18 (caseifici, altre attività commerciali, ambientalisti, agricoltori, il sindaco di Eboli, avversari politici a Capaccio Paestum e Agropoli …).
Il presidente della regione Campania che sostiene il progetto finanziandolo, concorda con Alfieri e affronta anche le due questioni che sono alla base delle proteste: “decongestionando il traffico si riducono le emissioni di CO2 nell’atmosfera, mentre per favorire le attività economiche si possono fare delle bretelle di collegamento tra la SS 18 e la nuova arteria”.
L’orizzonte politico di Franco Alfieri è abbastanza chiaro: continuare a fare il sindaco di Capaccio Paestum per un secondo mandato; mantenere la presidenza della Provincia finché non tornerà ad essere contendibile con un’elezione diretta; immaginare di poter essere l’erede di De Luca alla regione dopo l’eventuale 3° mandato (o cominciare a lavorare immediatamente in caso di sconfitta dello “sceriffo”).
Intanto, il “pallino” resta nelle sue mani e non sarà semplice contenderglielo se il ritmo di marcia continuerà ad essere quello che è stato in grado di imprimere finora!