“Tutti noi ce la prendiamo con la storia, ma io dico che la colpa è nostra. È evidente che la gente è poco seria quando parla di sinistra o destra. Ma cos’è la destra, cos’è la sinistra?” Credo che sia abbastanza chiaro che questo ritornello non l’ho inventato io, ma è l’inizio della famosa canzone di Giorgio Gaber.
Su You Tube, dove ho ascoltato la canzone, ho avuto modo di apprezzare il commento di un giovane diciottenne con le idee già molto chiare: “Ho 18 anni e nonostante l’età amo alla follia Gaber insieme a Dalla e De Andrè! È proprio vero che la buona musica non muore e non morirà mai, anzi… continuerà a resistere nel tempo e a farsi apprezzare dalle generazioni future. Viva i cantautori italiani!”
Alcuni giorni fa è tornato nel Vallo di Diano il governatore della Regione Campania Vincenzo De Luca e a me è venuta in mente, in maniera del tutto spontanea, la canzone di Giorgio Gaber intitolata “Destra-Sinistra”. Mi sono chiesto, proprio come Gaber, Ma cos’è la destra? Cos’è la sinistra?
A distanza di un paio di settimane, la visita all’Ospedale di Polla del governatore della Regione Campania Vincenzo De Luca, continua a far discutere. Per De Luca “Ci sono territori in Campania che stanno peggio del Vallo di Diano”. Questo in sintesi il suo pensiero sul territorio valdianese espresso a Polla nel corso della sua visita all’Ospedale Luigi Curto, durante il suo incontro con la stampa. “Cosa ha impedito lo sviluppo del Vallo di Diano in tutti questi anni e cosa si può fare per far decollare il territorio valdianese” la domanda alla quale De Luca non si è sottratto, esponendo il suo punto di vista. “Prima di tutto va detto – ha evidenziato il governatore – che c’è uno sviluppo anche nel Vallo di Diano: non stiamo parlando di una zona arretrata, depressa o desolata. Vi posso garantire che ci sono zone della Regione Campania dove si vede anche fisicamente lo spopolamento, la desertificazione. Il Vallo di Diano – ha continuato De Luca – non è così: c’è dinamismo, c’è un commercio molto importante, ci sono servizi molto interessanti, Sala Consilina è un polo commerciale importante per tutta l’area a sud di Salerno”. Per De Luca, quindi, non si parte da zero, ma si devono continuare a valorizzare le risorse che ci sono nel territorio valdianese, a partire dall’agricoltura, all’ambiente, ai beni culturali e alla Certosa di Padula. “Inoltre dovremo fare qualcosa di più per il Cervati –ha sottolineato il presidente della Regione Campania – e di questo parleremo con il presidente del Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni Tommaso Pellegrino, affinché l’Ente metta in atto iniziative in questo senso. Sono tra l’altro molto convinto – ha detto ancora De Luca – che portare la banda larga in tutti i Comuni del Vallo di Diano, sia essenziale per determinare altre opportunità di investimenti e di sviluppo. Per il resto – ha concluso il governatore – penso che possiamo essere fiduciosi”. Infine, sempre relativamente al Vallo di Diano e al legame di Vincenzo De Luca con questo territorio, è stato irresistibile il siparietto nel quale il governatore, sollecitato da Tonino Tommasiello, ha ricordato il periodo di permanenza a Sala Consilina negli anni ‘70 presso l’Hotel Miravallo e la figura del gestore dell’epoca soprannominato “Vicienzo nun te ‘u consiglio”. Un siparietto che ha strappato le risate generali della platea.
A porte chiuse De Luca ha anche detto che il Vallo di Diano è stato orfano politicamente negli ultimi decenni. Non un complimento per i sindaci presenti. “L’Ospedale di Polla stava per chiudere e noi lo abbiamo salvato, ha ribadito con fermezza”. E poi la chiosa di De Luca è a metà tra speranze e promesse elettorali: “La Sicignano – Lagonegro non è un’utopia”.
E’ la prima volta che Vincenzo De Luca è tornato nel Vallo di Diano da quando è stato eletto governatore della Campania. Sono state avanzate molte richieste dai sindaci presenti. Vedremo se queste richieste verranno tenute nel dovuto conto. Il governatore nell’incontro con i giornalisti è stato di un’estrema disponibilità ed ha risposto a tutte le domande, non soltanto a quelle sulla sanità. Erano presenti tutti i sindaci, di tutti i colori politici. Non è stata una riunione del solo Pd. Si è cominciato a parlare anche di possibili candidati alle prossime politiche per il Vallo di Diano. Vittorio Esposito, Tommaso Pellegrino, Mimmo Cartolano, sono alcune carte da giocare per il Pd. Valentino Di Brizzi è il probabile candidato di Forza Italia, mentre a sorpresa Pietro Gaito, cognato del sindaco di Auletta Pietro Pessolano, potrebbe essere un valido candidato per Noi con Salvini.
Cari lettori, dopo le vicende degli ultimi decenni e dopo quest’ultima vicenda che vi ho appena raccontato, se fossi un giovane diciottenne del Vallo di Diano, pur immedesimandomi, faccio davvero fatica a capire cosa penserei della Politica e dei politici locali. Bisognerebbe chiederlo davvero a un diciottenne per scoprirlo!