Lunedì 9 settembre 2024 rimarrà una data memorabile per me e Ginetta!
Il motivo è presto detto: abbiamo attraversato 4 stati senza nessuno supporto da parte di internet perché i nostri telefoni erano of line.
Nonostante fossi consapevole del problema, ci siamo fatti accompagnare da Alessandro a prelevare l’auto presa a noleggio presso l’aeroporto di Scranton.
Al momento del ritiro dell’auto, una spigliata impiegata mi comunica che non c’è il navigatore sul quale avevamo riposto tutte le nostre speranze.
Purtroppo, pur avendolo chiesto e pagato, l’auto ne era dotato.
Ormai eravamo in “carreggiata” e abbiamo deciso di metterci in viaggio verso Boston come da programma.
Imbocchiamo la Interstatale 84 che punta a Nord.
Il problema della connessione per navigare resta, ma speriamo di risolverlo strada facendo…
Incredibilmente, dopo diverse soste, non riusciamo a risolvere un bel niente!
Purtroppo, pur avanzando nella direzione giusta, abbiamo ben presente la necessità di capire come trovare il paese e la strada dove abita Flavia che aspetta ma non possiamo contattarla.
Improvvisamente, rovistando nei pensieri, mi sovviene che ho inviato a Flavia una copia scaricata dal Google Maps per capire la distanza che ci separa dalla sua abitazione.
Certo, non è il massimo ma, in mancanza di meglio, è un’ancora alla quale ci possiamo aggrappare.
In fondo, si tratta di rispolverare un modus vivendo andato in disuso con l’avvento del “navigatore”.
Intanto, superiamo il confine di stato della Pennsylvania per entrare in quello del New Jersey. In breve, arriviamo in quello di New York che costeggeremo per un lungo tratto. Se finora il limite massimo di velocità è stato di 65 miglia all’ora, nello stato di NY si abbassa a 55 miglia. Risalirà di nuovo nello stato del Massachussetts …
La mappa scritta fa bene il suo dovere … Ci indica che dobbiamo abbandonare la Interstate 84 e deviare sull’Interstate 90.
Comincia comparire sui cartelloni “Boston”. Questo ci mette in allerta perché non sarà facile districarsi nel dedalo di strade che si intrecciano sopra e sotto di noi.
Avanziamo nella direzione giusta come ci confermano, ex post, i cartelli stradali. Nei pressi di Boston, capitale dello stato del Massachusetts la confusione è, se è possibile, ancora più alta, ma sappiamo bene che lasciata alla nostra sinistra la deadline della città, il traffico si ridurrà come la distanza che ci separa dalla metà.
La metà, appunto…
Conosciamo il nome della cittadina dove abita Flavia Tiso, mamma di Michelle e nonna di Valentina e Rebecca; ma non siamo certi di essere in grado di giungere fino a suonare il campanello di casa senza un aiutino …
Infatti, dopo aver girato a vuoto per le strade di Sauthborough, mi decido a chiedere informazioni sull’ubicazione della via a due gentili ragazze impegnate a fare “camminata” veloce sul marciapiede.
Mi fanno capire che la strada che cerchiamo è la parallela a quella stiamo percorrendo. Vedo più avanti un incrocio che dovrebbe portarci sulla strada giusta.
In fondo alla via compare il cartello di via Woodland Rd. Gina mi abbraccia e ci teniamo stretti complimentandoci.
Andiamo a sinistra, ma subito mi rendo conto che il numero 202 è situato nella direzione opposta.
Con calma olimpica, cerco uno slargo per invertire il senso di marcia.
Dopo cinquecento metri (1/4 di miglio) siamo davanti al numero 202 di Sauthborough.
Scendo io per primo dalla Volkswagen presa a noleggio e mi avvicino alla porta; busso ma Flavia, richiamata dal rumore dell’auto, è già pronta ad aprire la porta.
Anche Flavia era stata in apprensione per l’intera giornata non potendo ricevere notizie né darne.
Un abbraccio e un grande “benvenuti” dà inizio al nostro soggiorno in Massachusetts.