Quando sulla chat della Sporting Calore arrivò l’invito a partecipare ad un allenamento collettivo di corsa in discesa di 28 Km dagli amici di Tramutola da tenersi domenica 13 settembre, il fatto mi incuriosì e diedi d’istinto la mia adesione. Feci bene e domenica 13 settembre 2020, alle 8:30, in compagnia di Gina, mi sono recato a Sulla spianata situata a 1700 m di altitudine ai piedi del santuario della Madonna nera di Viggiano.
Il gruppo, messo insieme per l’allegra e inconsueta manifestazione, dopo le foto di rito, imbocca subito la strada dalla quale siamo arrivati per dare seguito alla discesa con destinazione la bella vasca situata ai piedi della maestosa fontana Capo dell’acqua nel centro storico di Tramutoli.
Intanto che un gruppetto risale la strada lastricata di pietre che porta fino alla cima del monte Volturino, noi viaggiamo con buona lena per la nostra strada.
In discesa non si fa fatica a parlare … infatti, il drappello di podisti, composto da Carmela Grippo, Franco Abelardo, Nicola sico, Alessandra Mameli, Santo Salemi, Vincenzo Troccoli, Giovanni Bianco, Carmine Passarella, Emidio Ragone, Luigi Ramunno; Giovanni Biancosi e Daniele Cardone, si passano la voce l’uno con l’altro per conoscersi da vicino ed, eventualmente, farsi riconoscere.
La salitina che ci si para davanti nei pressi della stazione sciistica frena subito il vocio. Arrivati in cima ancora infreddoliti dall’aria pungente che non riesce a farsi spazio all’ombra della faggeta per incontrare il sole, riprendono le mosse del “cavallo” messe in atto per completare lo screening dei partenti.
Alla seconda salita che bisogna affrontare prima di tuffarci nei tornanti della SP54 , mi prendo il mio passo resiliente per evitare di spendere troppo delle mie energie che, in un allenamento così impegnativo bisogna gestire bene.
Resto indietro ma non mi dispiace … ma Franco Aleandro torna sui suoi passi per venirmi a rimorchiare fino in cima.
A quel punto mi rendo conto che si scenderà tutti insieme fino all’altopiano della Val D’Agri.
Siamo all’inizio della discesa vera di circa 15 Km, dopo i 5 già percorsi in cima, che metterà a dura prova muscoli e articolazioni di tutti.
La Strada è popolata di mucche che fanno il pieno di erba verde appena spuntata del terreno della montagna esposta a Sud.
Di auto nemmeno l’ombra. Solo due o tre pedoni che risalgono verso il monte che incrociano salutando.
Un leggero vento risale la montagna e ci refrigera i corpi che cominciano a trasudare con l’aumentare della temperatura. è previsto un rifornimento d’acqua da parte di Gina e Tonino che tarda ad arrivare e questo ci mette un po’ in difficoltà senza arrestare l’andare senza badare con gli occhi fissi sul panorama della Val D’Agri che si avvicina sempre di più. Neanche a Marsicovetere, un paesino incastonato sul dirupo sul fiume Agri, riusciamo a trovare una fontana per dissetarsi … si continua a confidare all’arrivo dei “soccorritori” che ci raggiungeranno praticamente alla fine della discesa.
Acqua a volontà anche per il sottoscritto che, però, dovrà fare i conti con dei dolori all0 stomaco per il resto della strada da percorrere.
i circa 8 Km per attraversare in senso trasversale la valle saranno caratterizzati da questo problema e dal fatto che ormai la temperatura è salita oltre i 26°. Insieme con Emilio, ci concediamo un’andatura più tranquilla rispetto a quella del gruppo che ci distanzia di un centinaio di metri. Le gambe hanno da “lamentarsi” per il cambio di ritmo e di pendenza che inverte i termini dell’andare.
La nostra destinazione non si vede coperta com’è da un monte ma quando all’improvviso appare nel verde di una vegetazione che non conosce altri colori, è come un miraggio per chi come me non ci è mai stato.
So che l’ultimo tratto sarà in salita, per cui bevo l’ultima riserva d’acqua e parto per l’ultimo sforzo. il paese è ordinato e ancora sonnolente quando arrivo nel corso principale. chiedo indicazioni su dove si trova la mia destinazione … mancano 200 m. la sorpresa di trovare i miei compagni stravaccati sui bordi di una piscina dove scorre l’acqua che ricopre le gambe fino ai polpacci mi fa esclamare dalla meraviglia.
L’acqua è ghiacciata e aspetto per immergervi i piedi che ripudiano il freddo pungente e li ritraggo quasi subito nonostante che Gina cerca di convincermi che fa bene!
Un doccia a casa di Carmela, una visita centro acquatico e alla centrale idroelettrica e un abbondante pranzo presso l’agriturismo … dove abbiamo gustato un buon antipasto, ottimi ravioli con ricotta, la pasta con i peperoni secchi ed altro ancora … hanno chiuso in bellezza una splendida giornata di sport e, soprattutto, di un’esperienza unica che non mancherò di ripetere quando i miei amici vorranno organizzarla.
Bartolo Scandizzo