Emilia Romagna
“Da Campolo l’Arte fa scola”. Il borgo di Campolo, nel comune di Grizzana Morandi in provincia di Bologna, verrà interessato dalla creazione di un nuovo sistema territoriale che metta in relazione il carattere residenziale, rigenerato nella sua attrattività verso le giovani generazioni, con nuove funzioni in ambito culturale e turistico che interesseranno anche il vicino nucleo culturale della Rocchetta Mattei. Verranno realizzati interventi di restauro di beni pubblici e privati vincolati e avviate start-up culturali, tra cui la Scuola di Alta Formazione Edile e del Restauro di Campolo, la Casa delle Arti nel compendio del Palagio e gli Studi per attività cinematografiche e audiovisive.
La storia
Il comune di Grizzana Morandi viene istituito nel 1882 a seguito della soppressione del comune di Tavernola Reno. Il 30 settembre 1944, durante la Seconda guerra mondiale, il comune di Grizzana è colpito dall’Eccidio di Savignano, perpetrato dalle truppe tedesche ai danni di otto operai, nei pressi della frazione di Famaticcia di Savignano e da quello di Monte Sole, nel quale parte delle 1 830 persone vittime del massacro furono uccise nel territorio comunale di Grizzana.
La maggior parte dei residenti del comune di Grizzana Morandi vive nelle sue numerose frazioni, che si sviluppano sia nella valle del Reno sia nella valle del Setta[9]. Si tratta sovente di agglomerati di recente insediamento: è il caso di Ponte, Piandisetta, America e Pioppe di Salvaro (località suddivisa fra i comuni di Grizzana, Vergato e Marzabotto). Altre frazioni sono: Campolo, Scola, Bivio Marnè, Monteacuto Ragazza, Carviano, Oreglia di sopra, Stanco, Veggio, Tudiano e Tavernola
Nell’appennino bolognese, il Borgo di Campolo e il versante di Montovolo stanno per trasformarsi in una cooperativa di comunità, grazie a un progetto pilota selezionato dalla Regione Emilia-Romagna. Questo progetto, finanziato con 20 milioni di euro, mira a riattivare e rigenerare un agglomerato di montagna dal punto di vista culturale, sociale ed economico.
La cooperativa prevede la gestione di alloggi a prezzi calmierati, unità residenziali per ospitalità temporanea e servizi di supporto alle attività turistiche. Sarà creata una bottega della Cooperativa di comunità e saranno rigenerate aree comuni come ambulatori, sportelli tele-sanità, sale civiche, palestre di yoga e fitness. La cooperativa diventerà il nuovo soggetto gestore, coinvolgendo gli abitanti, fruitori e imprenditori presenti e futuri. Questo garantirà un insieme di attività fortemente legata al tessuto sociale del borgo, offrendo flessibilità ed efficienza.
La cooperativa creerà sinergie tra diversi settori. Facciamo alcuni esempi. Pensiamo ad una guida ambientale che ha difficoltà a mantenersi con quell’unico lavoro, ma che, se si mette in moto un meccanismo virtuoso in collaborazione con un ristoratore o un albergatore, anch’essi cooperatori, può trovare altri modi di integrare il suo reddito, che non è più concentrato solo su una mono-azione.
Pensiamo ancora agli anziani che abitano nel borgo, che possono migliorare la loro vita con una serie di servizi minimali e diffusi, come qualcuno che possa portargli la spesa a casa o recarsi in farmacia a ritirare medicine e ausili, in cambio di un piccolo compenso. Oppure pensiamo all’autista di un pulmino, che la mattina viene utilizzato invece per portare i bambini a scuola. Questa sinergia alza il livello di servizio per le persone che vivono in montagna e allo stesso tempo dà opportunità di lavoro ad altri, che in questo modo possono decidere di trasferirsi sul posto, senza necessità che ci sia il pubblico come referente.
Attualmente, il progetto è ancora nelle fasi iniziali. Entro il 2023, si prevede di incontrare la comunità di Campolo, rendendo la cooperativa operativa entro l’inizio del 2024. Si sfrutteranno le attrazioni culturali della zona, come la Rocchetta Mattei e la futura Casa delle Arti, per stimolare iniziative culturali di alto livello e attirare talenti e artisti.
Finora sono stati acquisiti o sono in corso di acquisizione 11 edifici per un totale di 26 unità immobiliari destinate a affitti calmierati o ospitalità breve, oltre ad altri complessi per attività culturali. Sono stati acquisiti 13 ettari di terreni e altri 2 ettari sono in procinto di essere acquisiti per la realizzazione di parcheggi di servizio, aree attrezzate per il cicloturismo e piste ciclabili. Sono state avviate manifestazioni di interesse per la direzione artistica delle attività culturali e sportive, nonché una collaborazione con un istituto professionale edile per l’avvio di una scuola edile e corsi per scalpellini. È in corso la realizzazione di una pubblicazione dedicata ai percorsi ciclabili da e per Campolo.
Sono previsti interventi per riqualificare il patrimonio architettonico del borgo di Campolo e creare una rete economica e sociale che lo renda più attrattivo per i giovani, con nuove funzioni culturali e turistiche. Saranno realizzate diverse tipologie di alloggi, privilegiando i giovani residenti, e saranno destinati fondi al recupero e al restauro di altri edifici con funzioni culturali. Inoltre, verranno realizzati interventi di riqualificazione degli spazi pubblici integrati nel contesto paesaggistico.
L’obiettivo è anche valorizzare l’arte degli scalpellini, con percorsi formativi per preservare le tecniche costruttive locali. Saranno destinati finanziamenti alle attività culturali e formative, con l’avvio della Scuola di Alta Formazione Edile e del Restauro, una Casa delle Arti con Summer School, residenze artistiche, corsi di formazione tecnica e festival musicali e letterari diffusi. In totale, saranno investiti 2,1 milioni di euro per queste attività.