Da un sepolcro vuoto inizia un cambiamento nella Storia per cui è necessario uno sguardo diverso sulla vita; da un sepolcro vuoto inizia la nostra fede che non esclude smarrimento, perplessità, incertezza, ma genera sempre meraviglia, gioia, grande pace! “La Resurrezione di Gesù”, non un lieto fine di una vicenda tragica, ma una chiamata alla speranza che non delude, un invito ad andare in profondità in un’esperienza viva di un incontro decisivo, un invito a procedere ad un nuovo rapporto con Dio che rigenera l’uomo, che è luce per cogliere il senso di ogni conquista e di ogni sconfitta.” La Resurrezione”, la certezza, non fondata su ragionamenti umani, che ci conduce ad una nuova realtà: la morte non ha l’ultima parola.
Il passo del Vangelo di Matteo ci racconta in modo dettagliato la scoperta del sepolcro vuoto fatta dalle donne dopo il sabato, all’alba del primo giorno della settimana, l’incontro con Gesù Risorto e l’annunzio ai discepoli. Le donne si erano recate al sepolcro per ungere con gli oli, secondo la prassi, il corpo di Gesù. Vedono la pietra tolta, il sepolcro vuoto. Pensano che il corpo sia stato trafugato. Non è facile comprendere! Tutto è motivo di pianto. Ma senza il cadavere non può esserci la morte! “Non abbiate paura! Gesù non va ricercato tra i morti, ma tra i vivi. E’ Risorto!” Il pianto si tramuta allora in gioia! Timore prima, stupore, grande gioia poi. Sono loro le prime testimoni dell’annuncio della Resurrezione, anche se testimoni poco credibili per quel tempo. Corrono a riferire ciò che hanno veduto e sentito.
Lasciamoci anche noi raggiungere dalle parole delle testimoni dell’evento! E con lo stesso loro stupore restiamo in questa dolce esperienza di fede che accompagna il valore intrinseco di questa giornata! In un’epoca in cui tutto deve essere spiegato, capito, controllato, nel tentativo non facile di trovare risposte sul senso di precarietà esistenziale, sul vero senso di libertà e della possibilità di riscatto offerto ad ognuno di noi, ecco che l’annuncio della Resurrezione illumina il buio del mondo in cui viviamo, porta luce nella vita di tutti i giorni, con la promessa di una vita totalmente diversa, una vita nuova che inizia proprio quando tutto sembra perduto.
Imitiamo allora nel nostro quotidiano i comportamenti di Gesù la cui storia umana è stata un continuo fare del bene. Adoperiamoci a costruire relazioni di pace nelle nostre famiglie, nel mondo del lavoro, nella politica mettendo fine ad ogni genere di conflitti! Accogliamo l’umiliazione, la sofferenza, la morte in croce che Gesù ha offerto all’umanità tutta, donandoci la speranza nella vita eterna. Corriamo, come Maria Maddalena, ad annunciare la Resurrezione. Riconosciamo Gesù Risorto in mezzo a noi!
A tutti Buona Pasqua!
A tutti Pace! “La pace che è un seme nelle nostre mani da coltivare per un nuovo domani” come ripete la mia nipotina recitando la poesia imparata a scuola per Pasqua mandando poi a tutti un bacio con la manina.