Insieme al presidente del distretto di Sala Consilina, Francesco Cavallone, abbiamo fatto il punto della situazione sulla vaccinazione anti Covid alla locale popolazione dopo gli operatori sanitari. “Ho convocato più volte la riunione del comitato dei sindaci del distretto 72 per cercare di individuare dei punti vaccino insieme agli altri e che siano baricentrici ed equidistanti nell’interesse di tutto il territorio – afferma Cavallone – ad oggi ci sono state varie disponibilità dei sindaci relativamente ai comuni però l’unico punto che è stato riconosciuto, anche perché di proprietà dell’Asl, è il Saut di Teggiano mentre adesso occorrerà individuare un punto nella zona nord. Stiamo vagliando varie proposte come Sant’Arsenio, Polla, Atena Lucana, nella zona sud è stata avanzata la proposta di Montesano sulla Marcellana e di Sanza, Sala Consilina, invece, ha messo a disposizione anche una sede perché ci rendiamo conto che qui i numeri sono nettamente superiori agli altri e ci potrebbe essere la necessità di creare una sede ad hoc perché solo gli ultraottantenni sono più di novecento. Dai prossimi incontri con il nuovo manager dell’Asl sapremo fino a che punto ci possiamo spingere per individuare un determinato numero di punti di vaccinazione in modo da farci trovare pronti a vaccinare tutta la popolazione”. Infatti proprio sabato scorso è iniziata la campagna di vaccinazione rivolta agli over 80, il Saut a Teggiano e gli ambulatori del “Luigi Curto” a Polla, sono stati pronti ad accoglierli. La necessità che siano luoghi accanto a sedi di pronto intervento in caso di necessità è sempre più stringente oltre che doveroso. “La necessità è proprio questa – prosegue Cavallone – stiamo valutando con calma la situazione perché alcune soluzioni proposte dai sindaci sono troppo lontane o non facilmente raggiungibili come il punto di pronto soccorso o di emergenza e, quindi, rischieremo nel caso di specifiche controindicazioni del vaccino di ritardare l’arrivo a destinazione. Per questo motivo anche con il conforto dei tecnici, con la partecipazione del direttore sanitario del distretto Mondelli e la responsabile del dipartimento di prevenzione D’Alvano, stiamo cercando di adottare quelle che potrebbero essere le soluzioni più confacenti non solo da un punto di vista logistico e di distanza, ma anche da un punto di vista di sicurezza di coloro che si dovranno sottoporre al vaccino”. Il ritardo che si è registrato nelle altre regioni d’Italia, in Campania, fortunatamente non è accaduto. “Questa regione come risulta dai dati nazionali è stata una delle prime che ha risposto in maniera molto organizzata rispetto a quella che è stata proprio la gestione campagna vaccinale – dice ancora Cavallone – naturalmente adesso ci sono queste problematiche nei ritardi proprio sull’arrivo dei vaccini ma naturalmente ci faremo trovare pronti. Sembra che si sia conclusa la campagna di vaccinazione nelle RSA e proprio sabato scorso abbiamo iniziato con gli ultra 80enni. Infine restiamo in attesa di istruzioni idonee per il prosieguo”.
Antonella Citro