Sala Consilina, a Teggiano, a Sassano, a Polla e a Caggiano: i centri vaccinali anti Covid del Vallo di Diano in questi ultimi giorni sono letteralmente presi d’assalto da quanti sono chiamati a fare la seconda dose o la booster che completa, al momento, il ciclo previsto dagli esperti. Intanto si mettono in fila anche i bambini di età compresa tra 5 e 11 anni che sembrano rappresentare la fascia che attualmente desta qualche preoccupazione in più rispetto alle precedenti ondate di contagi. Mentre si torna a discutere degli obiettivi che si prefigge l’ASL di Salerno e perciò il distretto sanitario diretto da Pasquale Vastola. Un momento assai delicato per il comprensorio del Vallo di Diano che è chiamato a fronteggiare più di mille casi registrati nei comuni che si affacciano nella vallata. La variante Omicron sta investendo giovani e meno giovani, tra i quali, è venuto fuori qualche caso per il quale è stata necessaria pure l’ospedalizzazione. Tra gli obiettivi principali, vi è, senza dubbio, quello di vaccinare quanti più cittadini possibile per evitare casse di risonanze disastrose che andrebbero ad incidere ancora più pesantemente sulla vita della comunità intera. Sull’argomento si è tenuto, qualche giorno fa, un incontro indetto dal direttore Vastola al quale erano presenti il presidente della Conferenza dei sindaci del Distretto Michele Marmo, il presidente della Conferenza dei Sindaci dell’ASL di Salerno Michele Di Candia, i sindaci e i rappresentanti del territorio compresi i consiglieri della Regione Campania Corrado Matera e Tommaso Pellegrino. Insomma, si punta ancora una volta sul vaccino per respingere l’ondata che, come previsto, avrebbe fatto risalire il numero dei casi dopo la pausa natalizia. Contagi che sono emersi soprattutto nei giorni di festeggiamenti quando cioè non sono state rispettate a puntino le regole imposte dal Governo così che interi nuclei familiari, fatto il tampone, sono risultate positive al Covid. Pare quindi del tutto evidente la necessità di rafforzare la campagna vaccinale e dare un supporto maggiore ai centri del Vallo di Diano che servendosi di personale medico e infermieristico stanno somministrando alla popolazione, ogni appuntamento in agenda, circa 400 dosi e a volte anche di più. Il fine è anche quello di evitare che si generi confusione tra chi usufruisce del servizio ed è richiesto pertanto un allargamento di quanti del settore sanitario si stanno cimentando nella somministrazione del vaccino. L’intento è quello di creare una tabella di vaccinazione unica dove la popolazione può servirsi dei centri che resterebbero aperti seguendo la stessa e unica modalità. Invece sono tanti i disagi che si stanno palesando negli ultimi giorni dinanzi il Pronto Soccorso del “Luigi Curto” di Polla dove, ambulanze con a bordo pazienti che hanno richiesto l’intervento del 118, si trovano a sostare in attesa dei risultati dei tamponi effettuati in loco prima di adire le cure della struttura sanitaria. Criticità legate ancora una volta all’assenza di un’area contumaciale, più volte chiamata in causa dagli operatori sanitari del plesso pollese, che ancora non è stata riaperta per via dei lavori in corso tuttora non ultimati. Un’area che invece snellirebbe il lavoro da compiersi e che agevolerebbe di parecchio anche l’utenza costretta ad attendere lunghe file, persino distesa in ambulanza. Un rallentamento nella macchina organizzativa che comporta tempi d’attesa piuttosto lunghi con conseguenze immaginabili sulla tempestività del servizio da rendere. D’altronde in diversi comuni, i primi cittadini, hanno avviato giornate di screening per la popolazione, un’idea che è stata accolta di buon grado da una cospicua fetta di cittadini che hanno accettato di buon grado di sottoporsi al tampone per scongiurare l’eventuale contagio. Tuttavia la Campania torna a vivere di nuovo la zona Gialla per l’elevato numero di casi positivi al Covid mentre le scuole del territorio lanciano l’allarme perché tra gli studenti e il personale scolastico sono saliti vertiginosamente i numeri di chi ha contratto la malattia. Così mentre il Governo da nuove disposizioni su come gestire la praticità e l’autenticazione del tampone anche in farmacia, la prudenza non è mai troppa.
Antonella Citro