Il grave periodo che stiamo affrontando è sotto gli occhi del mondo intero. Stiamo combattendo con un nemico invisibile, di cui non conosciamo quasi nulla.
Il decreto “Io Resto a Casa” è solo uno dei tanti che abbiamo visto susseguirsi in questi giorni, eppure risulta essere quello più drastico.
Questo decreto legge ha bloccato “L’ECONOMIA”.
Dal decreto si evidenzia che solo i beni di prima necessità continuano a funzionare come sempre, mentre tutte le altre attività sono state chiuse.
Dalla breve considerazione di questo decreto, si può capire che a fine di questa emergenza sanitaria ci ritroveremo a combattere contro una grave emergenza economica.
Poche attività continuano a lavorare. Nel territorio di Roccadaspide, meno di una decina.
Vediamo come due attività di prima necessità riescano a continuare a svolgere la propria attività normalmente.
“PANIFICIO BARRELLA dal 1956”
«In questo periodo particolarissimo stiamo cercando comunque di offrire ai nostri clienti lo stesso servizio e trattamento offerto da sempre.
Con gli appositi dispositivi cercando di salvaguardarci, ma soprattutto salvaguardare i nostri clienti.
Inutile dire che le vendite rispetto al periodo antecedente del Covid-19 sono calate.
I nostri clienti acquistano davvero soltanto l’essenziale, d’altronde io al loro posto avrei fatto lo stesso visti i tempi che corrono.
Inoltre, in questo momento, ogni giorno doniamo il pane al banco alimentare che a sua volta consegnerà alle famiglie bisognose del nostro territorio.
Abbiamo attivato la consegna a domicilio dei beni di prima necessità.
Speriamo che il tutto finisca presto, non solo per le attività ma per il bene di tutta l’umanità.»
“EDICOLA 2000 DI ANTONELLA QUAGLIA”
«Io rientro nella categoria degli esercizi commerciali aperti in quanto edicola. Per quanto riguarda la vendita dei quotidiani e riviste si è abbassata tantissimo, tranne qualche abitudinario, diciamo che la vendita si è dirottata leggermente sulle riviste per bambini, figurine e qualche gioco per intrattenerli a casa, cercando di accontentarli in qualche modo, anzi noto i genitori che stanno affrontando questo periodo difficilissimo con molta pazienza e costanza soprattutto per le esigenze scolastiche dei figli. Riguardo al mio lavoro tecnico si è completamente bloccato, beh è anche comprensibile, essendo chiusi tutti gli uffici e le attività di ogni genere, si è concentrato solo su fotocopie urgenti e stampe per le lezioni a distanza dando un supporto ai genitori che per problemi tecnici e per mancanza di dispositivi elettronici, non riescono ad accedere sulla piattaforma scolastica o a stamparne il materiale, purtroppo questa emergenza ci ha colti impreparati e noto infatti il timore e la paura di sbagliare da parte di persone che pur non avendo molta confidenza con la tecnologia hanno dovuto adeguarsi e imparare questi sistemi elettronici, “LA NECESSITA’ AGUZZA L’INGEGNO “.
Vivo anche io questa emergenza in modo non molto tranquillo, bisogna lavorare attenendosi alle regole ben precise ad esempio invitare i clienti a entrare uno alla volta, cercare di consegnare il lavoro o il materiale velocemente onde evitare di creare assembramenti all’ingresso del locale, igienizzare spesso il locale, insomma cercare di utilizzare tutte le accortezze necessarie per tranquillizzare, salvaguardare i clienti e anche me stessa. Da parte mia faccio un augurio di buona salute a tutti, tenendo presente che questo maledetto virus ci ha tolto tanto, ma ci ha insegnato molto. Andrà tutto bene!».
Fabiola Scorziello