Uffa… quest’anno la tappa di San Giovanni a Piro è all’insegna delle nuvole e forse anche della pioggia! Peccato, l’ho aspettata con tanto entusiasmo perché ho un bel ricordo della mia prima volta, lo scorso anno…una lunga camminata in solitaria fino all’arrivo dei primi corridori, faticosa per le salite e difficile per le sue discese, affascinante per gli scorci suggestivi… meravigliosa dal punto di vista paesaggistico.
Agli occhi di chi si avventura fino all’altopiano di Ciolandrea si alterna uno spettacolo montano ad un altro marino: i monti sovrastano, ai piedi il Golfo di Policastro. Dal punto di vista sportivo il tracciato è faticoso: attacca le gambe, la salita dà il fiatone e la paura fa tramare le gambe in discesa. Gli atleti devono misurare le forze…
Lo scorso anno la giornata era soleggiata, calda, quasi estiva, quest’anno, purtroppo, il tempo è all’insegna delle nuvole e forse della pioggia, ma questo, probabilmente, regalerà un po’ di sollievo. Sono partita, con 20 minuti di anticipo rispetto ai concorrenti in gara, ho lasciato il paese, la salita l’ho già cominciata e all’incrocio sono andata a destra e sto percorrendo il primo pezzo asfaltato lungo la strada che sovrasta il paese di San Giovanni a Piro. Da lontano giungono voci, suoni e rumori: dell’altoparlante che diffonde la cronaca della corsa dei più piccoli, del vocio di chi incita ad andare più forte, delle campane della chiesa che chiamano a raccolta i fedeli. Intanto la pioggia comincia a cadere lenta, costante ma la temperatura è piacevole, la fatica della salita quasi non si sente, il verde si apre lungo la strada con le sue sponde protettive a destra e a sinistra. Con il verde infestante che questa primavera ci sta regalando io provo a ripararmi sotto le fronde degli alberi che si fanno “ombrello”.
Che bello! Salire e porsi in attesa di godere lo spettacolo che si aprirà una volta arrivata in cima … una volpe mi attraversa la strada.
Intanto, la pioggia continua a cadere e di tanto in tanto si sente il canto di un gallo, l’abbaiare di un cane. Davanti a me solo il sentiero sterrato e nessun panorama all’orizzonte. Intanto continuo la salita lentamente, senza fretta di arrivare, assaporando i profumi più intensi e mi avvicino al punto più in alto.
Quando mi affaccio sul balcone del pianoro di Ciolandrea mi raggiungono i primi corridori battistrada, mi superano e si gettano a “rotta di collo” sulla prima grande discesa e neanche si accorgono che siamo dall’altra parte, di fronte al mare ad allungare lo sguardo fino alla costa Lucana! Arriva poi il grosso del gruppo di corridori che mi superano con gli occhi fissi sullo sterrato che “precipita” a valle. Qualcuno accenna ad un saluto e procede senza fermarsi. Sono sola ad assaporare la bellezza che il posto regala, sono sola a fotografare i corridori che mi passano accanto, a procedere lentamente verso la meta dell’arrivo. Ora entro nella pineta, fino ad arrivare di nuovo giù alla strada asfaltata. C’è sempre qualcuno che mi raggiunge, mi supera e punta al traguardo. Questo percorso oggi mi è sembrato ancora più bello e la fatica non l’ho sentita per niente. Sarà perché ho un po’ di allenamento nelle gambe, sarà perché la pioggia ha tenuto bassa la temperatura e arrivo al “traguardo” senza stress. Sono stata la prima a partire con solo 20 minuti di anticipo e sono stata l’ultima ad arrivare al traguardo perché gli ultimi quattro corridori mi hanno raggiunto e superata a 500 metri dal traguardo. La Corsalonga Sangiovannese si svolge su un percorso da fare, camminando o correndo e con qualsiasi tempo perché lo spettacolo che si cattura dall’alto a dominio del mare è favoloso e ognuno può viverlo in modo unico …