Lo scorso 19 e 20 maggio si è tenuto il Festival del Giornalismo Digitale, dopo la quinta edizione, che si è svolta lo scorso novembre a Varese, il festival è approdato a Corato , dando origine alla prima edizione del Glocal Sud, organizzato da LiveNetwork.it e ANSO (Associazione nazionale della stampa on-line). Il nutrito programma ha dato la possibilità di poter partecipare a numerosi workshop a giornalisti provenienti da tutto il sud e a studenti che si preparano a lavorare nel mondo della comunicazione. Le tematiche affrontante sono state molteplici ma il trait d’union è stato senz’altro il passaggio dal giornalismo cartaceo a quello digitale e la dimensione locale della stampa. La storia insegna che ogni periodo di transizione mette in crisi le certezze maturate fino a quel punto, la realtà diventa uno spazio da scoprire, ancora una volta. La figura del giornalista con il taccuino e l’Olivetti non esiste più e bisogna dare spazio all’articolista che all’occorrenza diventa anche fotografo ed editor. È quello di cui si è discusso approfonditamente al Glocal Sud: è il momento di abituarsi all’idea che il digitale sta sostituendo il cartaceo. I lettori italiani nella vita di tutti i giorni hanno accolto bene il passaggio, ma resta l’idea che il giornalismo web sia meno autorevole di quello cartaceo. Non è da escludere l’esistenza di molti siti d’informazione che contano migliaia di lettori e non sono registrati come testata giornalistica, quindi di fatto non lo sono, ma per tutte le testate registrate che lavorano online l’impegno giornalistico è immutato, cambiano i tempi, gli spazi, le strumentazioni, perché è impensabile far circolare le informazioni con i tempi tecnici della carta stampata quando la società è ormai abituata ad avere le risposte di cui necessita con un click. L’ANSO è il primo ente italiano che opera affinché i professionisti del giornalismo on-line, giornalisti ed editori, vengano tutelati al pari dei colleghi che fino ad ora hanno operato con il cartaceo e insieme agli editori di LiveNetwork.it ha organizzato il festival anche per dare maggiore spazio all’argomento. La formazione si è concentrata anche sulla dimensione locale del giornalismo, da qui il nome Glocal. Durante i workshop si è parlato del presente globale dal punto di vista prettamente locale, discorso che sposa pienamente il modo di comunicare nelle singole città italiane . Il presidente dell’Ordine dei giornalisti della Puglia Valentino Losito, fra i relatori del convegno di apertura, rammenta di non allontanarsi dalla missione principale dei professionisti del settore ovvero raccontare ciò che accade senza esclusioni : “I piccoli territori hanno molto da raccontare, la dimensione locale ha grandi opportunità se si lavora in modo corretto. È il giornalismo della prossimità. Però oggi mi chiedo: chi è il mio prossimo? A Lampedusa chi è? Nel Salento chi è? È anche il mondo nuovo che sbarca sulla spiaggia e quindi bisognerebbe unire le due dimensioni, raccontare anche altro. Piccolo è bello ma non fermarsi al campanile”.
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