Di Lucio Capo
A Salerno firmata intesa per gestire soldi e progetti comuni per la costa
Quando la questione annosa della spiaggia e della pineta, che definisce la linea di costa da Salerno ad Agropoli, riemerge dalle profondità in cui l’hanno relegata le inefficienze politiche e le deficienze tecniche, bisogna incominciare a preoccuparsi. L’unica vera opera di trasformazione idraulica della piana è stata fatta dalla bonifica integrale, al posto della palude furono costruiti poderi e strade, realizzati canali e canalette, piantata la pineta e i filari frangivento d’eucalipto…ora tutto questo è stato cancellato dal cemento, dalle serre e da tutta la spazzatura edilizia e non, depositata ai margine dell’Aversana, oramai diventata l’arteria della “monnezza”, forse anche più famosa della “Terra dei Fuochi”. Qualcuno ancora non se ne “addonato”, ma le cataste di rifiuti ammassati nelle aree di sosta dell’Aversana vengono periodicamente e regolarmente incendiate. Ma ritorniamo a bomba sull’accordo firmato a Palazzo di Città a Salerno. Nel giorno del Signore, giovedì 6 ottobre 2016, il Sindaco di Salerno Vincenzo Napoli e i Sindaci di Pontecagnano, Battipaglia, Eboli e Capaccio, hanno firmato un protocollo d’intesa finalizzato alla programmazione e realizzazione di iniziative comuni volte allo sviluppo e alla salvaguardia della Piana del Sele. Tutto verterà sulla tutela ambientale, sul rinascimento del litorale, sulla depurazione, sull’assetto idrogeologico, sulla gestione unitaria delle concessioni demaniali e marittime, sulla mobilità ed infrastrutture, sull’agricoltura e servizi, sull’utilizzo comune dei fondi europei. L’intesa tra le amministrazioni a Sud di Salerno è stata sottoscritta dai Sindaci, Vincenzo Napoli, Ernesta Sica, Cecilia Francese, Massimo Cariello ed Italo Voza, un afflato sindacale che consentirà di promuovere in modo efficace, anche con il coinvolgimento dei distretti turistici Sele-Picentini, Riviera Salernitana e Consorzio Turistico Lidi di Paestum, gli investimenti privati, l’occupazione, la gestione virtuosa dei fondi regionali e comunitari. Tutto molto bello e interessante, ma si sa le vie dell’Inferno sono lastricate di buone intenzioni, speriamo questa volta di essere smentiti dai fatti e non ricorrere più a battaglie tipo #NOTONZ, per bloccare scellerate operazioni di distruzione di massa. Poi c’è la realtà della impermeabilizzazione della Piana e i periodici allagamenti di Battipaglia, ad ogni “piscio” di Giove Pluvio, la cementificazione del territorio fin sotto le Antiche Mura di Poseidonia, la distruzione delle dune fiorite di pancrazio, i fiumi e i canali della bonifica che sputano merda a tutto spiano sul sacro lido. Noi siamo disponibili e creduloni nella possibilità del ripristino della Bellezza… la verità sta nella realtà delle cose e tutte le cose fanno schifo…e tale affermazione non è in discussione.