Il 2021 del Vallo di Diano è tutto da inquadrare e definire in termini di emergenza Covid, vaccini, progetti ed iniziative comunali e sovracomunali. Uno dei pochi punti fermi è rappresentato dai comuni chiamati al voto.
Per quel che riguarda il comprensorio, andranno alle elezioni paesi di Teggiano, Padula, Montesano sulla Marcellana e Monte San Giacomo.
Fare previsioni o ipotizzare ciò che potrebbe accadere, risulta complicato, anche considerando l’incertezza sulla data del voto. Potrebbe essere maggio, ma anche settembre.
Concentrando l’attenzione su Teggiano, lo scenario, al momento, più probabile sembra ricollegarsi strettamente al passato, quindi ad una nuova sfida tra l’attuale sindaco Michele Di Candia e il capogruppo della minoranza consiliare Rocco Cimino.
In questi 5 anni, infatti, un pò per cause naturali, un pò per criticità latenti e un pò per via dell’emergenza Covid, non sono venute alla luce grandi novità in termini di risorse umane e idee. Qualche progetto è morto sul nascere, qualche altro non è riuscito a svilupparsi, qualche altro ancora sembra voler mettere le basi, seppur i tempi siano abbastanza stretti.
Alcuni nomi alternativi, frutto di sondaggi da parte di terzi, proiezioni o semplici ipotesi, sono stati fatti e si fanno, in riferimento a possibili candidature alla carica di sindaco.
Tra i nomi circolati quelli di Paolo Sanseverino, eletto nel 2004 nella lista capeggiata da Michele Di Candia e poi dichiaratosi indipendente dopo aver preso le distanze dal gruppo di maggioranza. Lo stesso Sanseverino, 5 anni più tardi, ha dato vita ad una propria lista contrapponendosi a quelle di Michele Di Candia (vincente) e di Corrado Matera senza riuscire, però, a trovare posto in Consiglio.
Atri nomi sul banco quelli di Crescenzio De Paola, attuale rappresentante della minoranza e consigliere di “lungo” corso, nonché assessore dal 2014 al 2016. E di Giuseppe Morello, consigliere di minoranza fino al 2014 ed ex presidente del Consorzio di Bonifica Vallo di Diano-Tanagro.
Tutte ipotesi e suggestioni riconducibili alla squadra da opporre all’amministrazione uscente. Come sottolineato in precedenza, tuttavia, sembra essere ancora il nome di Rocco Cimino quello più “accreditato”.
Ha dalla sua 2 candidature a sindaco nelle ultime 2 tornate elettorali. La prima, che lo ha visto fronteggiare Pietro Di Candia (alla luce della non possibile candidatura a primo cittadino di Michele Di Candia dopo 2 mandati consecutivi), è andata bene in termini di risultati e meno bene a livello di durata.
L’amministrazione da lui guidata, infatti, è caduta dopo meno di 2 anni, a seguito delle dimissioni di 7 consiglieri comunali (3 di maggioranza e 4 di minoranza). Teggiano, quindi, è andato al voto con 3 anni di anticipo, mandando in scena lo “scontro” Rocco Cimino-Michele Di Candia.
Ad avere la meglio, in quel caso, è stato Di Candia, chiamato a svolgere il suo terzo mandato ed a diventare colui che a Teggiano ha vestito per più anni i panni di sindaco (15 per ora).
E concentrando proprio l’attenzione sulla maggioranza consiliare, della futura lista potrebbero non far parte alcuni esponenti del gruppo (2-3 tra consiglieri e assessori), con particolare riferimento alle donne. Non sembra essere in discussione, invece – seppure qualcuno abbia ventilato ipotesi alternative – la leadership del sindaco in carica.
Naturalmente, in particolare per quanto riguarda la/le lista/e di opposizione, è tutto in divenire e non possono escludersi mosse a sorpresa, sebbene Teggiano nel tempo non abbia quasi mai riservato particolare colpi scena. Le dinamiche potrebbero essere condizionate anche dal mese in cui si andrà al voto e dal relativo andamento dei contagi e dell’emergenza Covid.
In tutto questo la figura del consigliere regionale Corrado Matera si staglia sullo sfondo, rappresentando un necessario riferimento.
Cono D’Elia