Nella sala stampa della caserma dei Carabinieri di Sala Consilina, lunedì 14 settembre, si sono tenuti il saluto del capitano Davide Acquaviva che lascia la Compagnia salese per dirigere quella di Castel Gandolfo e la presentazione del nuovo capitano Paolo Cristinziano, originario di Foggia, che proviene dal Nucleo Operativo di Frascati. “Il lavoro che noi svolgiamo è un lavoro di squadra – ha detto Acquaviva – il comandante può essere parificato nel mondo civile anche ad un allenatore di una squadra di calcio. Un buon comandante, un buon allenatore, un buon comandante di una nave cioè che assiste quello che accade, vede se un suo uomo sta facendo qualcosa che magari può essere corretta e impartisce correzioni per raggiungere l’obiettivo. Il comandante della squadra di calcio ha lo scopo di vincere la partita per poi vincere il campionato, il comandante della nave vuole raggiungere una meta attraverso la navigazione, cerca di fronteggiare le tempeste e la bonaccia e il clima avverso o comunque un punto. Per il comandante dell’Arma dei Carabinieri, a qualsiasi livello dal comandante della stazione all’unità più piccola della organizzazione territoriale al comandante della Compagnia al comandante Provinciale, il suo fine ultimo, credo non sia scritto da nessuna parte ma a mio parere è quello di dare una risposta a chi la chiede al cittadino indistinto e soprattutto deve cercare di aiutare le persone più fragili che hanno meno tutele e meno punti di riferimento e, quindi, deve cercare di rivolvere le problematiche garantendo l’ordine e la sicurezza pubblica in un determinato posto. La nostra capillarità è cercare di offrire un servizio per tutti allo scopo di garantire una pace sociale. L’Arma dei Carabinieri svolge una funzione sociale e di rassicurazione e aiuta appunto a mantenere nel territorio un benessere di tipo sociale”. Il capitano Acquaviva ha ripercorso alcune tappe salienti del suo lavoro svolto nella Compagnia salese e ha messo in primo piano l’impegno costante nei confronti della popolazione. A queste parole si sono aggiunte quelle del nuovo capitano Paolo Cristinziano: “Il rapporto con i cittadini penso che sia ormai da oltre duecento anni alla base della nostra esistenza – ha detto – ho ripercorso lo slogan che poi rappresenta il motto Tra la gente per la gente proprio perché ritengo sia fondamentale essere un punto di riferimento per tutti i cittadini. Questo significa essere presente tra la gente e aumentare quella che è la percezione che ogni cittadino ha della sicurezza, faccio riferimento alla sicurezza percepita riferita al fatto che bisogna essere presenti in tutti i territori anche in quelli più piccoli dove un singolo episodio può creare allarmismo. Non si deve sottovalutare nulla ma occorre parlare con tutte le istituzioni e soprattutto con i cittadini. In questi primi giorni ho visto persone guardarmi con ammirazione e ciò per me significa una fiducia che va ripagata con sacrificio e con la presenza sul territorio. I problemi vanno affrontati e bisogna farsi portavoce anche con altre istituzioni qualora fosse necessario intervenire insieme ad altre istituzioni che non sono solo l’Arma dei Carabinieri. È importante, allora, la collaborazione con i cittadini ma anche con le istituzioni affinchè tutto proceda nel migliore dei modi. Conta poi essere operativi perché si riesce a individuare quello che è il metodo da utilizzare a seconda delle circostanze o del problema che ci troviamo di fronte. È fondamentale però la presenza, i Carabinieri in strada, sono sinonimo di sicurezza quindi è necessario essere presenti di notte e di giorno perché solo così i cittadini si sentono sicuri, ma soprattutto il dialogo quotidiano può essere fondamentale per evitare alcune criticità”.
Antonella Citro