La colonscopia è una procedura medica invasiva impiegata per esaminare l’interno del colon e del retto. Viene effettuato mediante l’inserimento di una sonda flessibile, detta colonscopio, attraverso l’orifizio anale, dal diametro che non supera il centimetro e mezzo e che porta alla sua estremità delle fibre ottiche che trasmettono le immagini a video, permettendo così la visione diretta della mucosa del colon. Generalmente ha una durata di quindici minuti, e viene effettuato sotto anestesia nella maggior parte dei casi. Annoverato tra i più importanti esami diagnostici, è utilizzato per la diagnosi di tutte le malattie e problematiche legate al colon ed al retto, i due tratti terminali dell’intestino. Viene impiegato infatti per visualizzare alterazioni a carico della mucosa colica, dalle semplici infiammazioni a polipi e tumori maligni, nonché alterazioni della parete. Oltre all’osservazione, il colonscopio permette, con l’introduzione di fini strumenti nel proprio canale operativo, l’esecuzione di biopsie della mucosa intestinale, la cauterizzazione di lesioni e l’asportazione di polipi in fase iniziale. Come ogni altro esame endoscopico, anche la colonscopia non è esente da rischi, come sanguinamento o accidentale perforazione intestinale per via delle manovre stesse dell’esame, anche se le possibili complicanze sono numericamente modeste tanto da poterlo definire un esame sicuro. Tutti possono sottoporsi alla colonscopia, generalmente viene consigliato in chi raggiunge i 45-50 anni di età, per scongiurare il rischio di tumore al colon-retto, da ripetersi ogni 10 anni in assenza di familiarità, e per i soggetti a rischio più elevato, con cioè una storia di malattie infiammatorie croniche intestinali o con diagnosi di tumore del colon-retto di un familiare stretto. Prima di eseguirlo, essendo un esame esplorativo, è necessaria una preparazione affinché il tratto gastrointestinale possa essere pulito e l’esame attendibile. Tutti i residui solidi devono essere quindi eliminati seguendo una dieta povera di fibre nei tre giorni precedenti all’esame, con esclusione di frutta e verdura, mentre il giorno precedente all’esecuzione materiale dell’esame è richiesta l’assunzione di lassativi e di soli liquidi per ottenere la pulizia completa dell’intestino.