Lo psillio è generalmente indicato per le stipsi croniche, perché i suoi semi lo rendono un efficacissimo ma innocuo lassativo naturale, grazie alla presenza di una mucillagine, che al contatto con l’acqua si rigonfia e aumenta di volume. Questa capacità di facilitare lo svuotamento dell’intestino e la defecazione in maniera delicata è tipica dei lassativi che aumentano ed ammorbidiscono la massa fecale, detti “meccanici”, particolarmente apprezzati per la loro sicurezza ed efficacia, perché puliscono al loro passaggio le pareti intestinali e facilitano l’evacuazione, per effetto meccanico. Come tutti i lassativi appartenenti a questa categoria, per ottenere l’effetto ricercato, anche i semi di psillio devono essere assunti insieme ad abbondanti liquidi ed utilizzati nelle giuste quantità.
La mucillagine ha proprietà antinfiammatorie e lenitive sulla mucosa, è quindi indicata nelle coliti e in tutte le irritazioni delle pareti del sistema gastroenterico. I semi di psillio vantano anche proprietà prebiotiche, grazie alla loro capacità di favorire la crescita di una flora batterica a discapito dei ceppi patogeni ad azione putrefattiva. Sono quindi utili per rinforzare le difese immunitarie, migliorare l’efficienza intestinale e prevenire il cancro al colon-retto. Infine, i semi contenendo questa fibra, contribuiscono a ridurre l’assorbimento intestinale dei grassi e degli zuccheri con diminuzione del colesterolo e dei trigliceridi e della glicemia a livello ematico. Lo psillio può anche ridurre l’assorbimento intestinale degli zuccheri abbassando, nei soggetti diabetici, i picchi di glicemia e di insulinemia che si hanno dopo i pasti. Potenzia l’efficacia dei farmaci ipoglicemizzanti. I livelli di zucchero non risultano modificati, invece, nelle persone non diabetiche.