E’ un periodo di concitazione e di profonda riflessione quello che sembra caratterizzare il momento politico dell’assessore alla cultura del comune Capaccio-Paestum, Claudio Aprea. Presentato come un vero “tecnico”, al quale gli furono delegati dal Sindaco Franco Palumbo anche “l’innovazione sociale” e la “programmazione europea”, il direttore della “Fondazione G.Vico”, dopo solo otto mesi, sembra essere già con un piede fuori dalle stanze del potere del nunicipio.
La testimonianza, più formale che sostanziale, è la sua assenza all’approvazione della delibera di giunta “CARTELLONE EVENTI ESTIVI – ARENA DEL MARE 2018”. Il diverbio politico potrebbe essere nato a causa della divergenza di idee circa la locazione dell’arena che in un primo momento sembrava destinata in loc. Laura. Lo stesso Aprea aveva espresso molta soddisfazione ed entusiasmo per il progetto originale infatti si esprimeva così in merito: “Si tratta di un contenitore culturale innovativo che andrà ad arricchire l’offerta turistica di Capaccio Paestum nel periodo estivo”. E ancora: “sarà contenitore di assoluto richiamo per la qualità degli eventi e per la capacità di intercettare più utenza che si svolgerà tra l’area archeologica e la fascia costiera”.
Dopodiché il Sindaco, e il resto della giunta, smantellano, anche se solo in parte, il progetto ideato da Aprea spostando l’arena in località Linora.Un dietrofront che potrebbe aver imbarazzato non poco l’assessore.
Disertare la riunione di giunta che aveva all’ordine del giorno proprio l’argomento degli eventi estivi che sono stati un argomento di punta dell’assessorato alla cultura è un chiaro segnale di presa di distanza dalle scelte fatte dal sindaco, Franco Palumbo. È come un giocatore che rifiuta di partecipare alla partita più importante della stagione perché non condivide né la tattica né la strategia.
Vale la pena ricordare che già un mese addietro Aprea aveva formalizzato le sue dimissioni al protocollo salvo, poi ritirarle nel giro di poche ore.
Ora siamo quasi ad un punto di non ritorno! Infatti, appare improbabile che Palumbo faccia dietro fronte sulla scelta della Linora come sede dell’arena del mare. Allo stesso tempo Aprea perderebbe faccia e prestigio se ritornasse sui suoi passi cioè di rimarcare la distanza dall’operato della giunta di cui fa parte.
La via di uscita potrebbe essere quella di un cambio di deleghe … questo consentirebbe a sindaco e assessore di poter continuare a collaborare su altre tematiche (fondi europei per esempio) su cui sarebbe difficile individuare una persona con le competenze di Aprea.