Il 23esimo Mediterraneo Video Festival, rassegna sul paesaggio culturale mediterraneo, ha promosso una giornata di studio in collaborazione con l’Università Popolare Medicina degli Stili di Vita – Lifestyle Medicine. Al centro il concetto di Mediterrasian Diet e la presentazione al pubblico di ZoneBlu.net . «Un format educativo – chiarisce Maria Grazia Caso, direttrice artistica – che nasce dall’esigenza di sensibilizzare sulla qualità delle abitudini alimentari che legano le Zone Blu nel mondo». Ma anche un laboratorio di divulgazione scientifica sull’alimentazione e sui fattori d’identità culturale dei territori oggetto di studio, tra cui il Cilento. Un incontro insomma di attori, studiosi, scienziati, filosofi, filmaker, illustratori, web designer.
Cos’è una Zona Blu? È un’area geografica – tra cui l’isola di Okinawa, Giappone; la Sardegna, Italia; Icaria, Grecia – dove una percentuale più alta della popolazione vive più a lungo. Il Cilento potrebbe essere candidato a questo modello. «Abbiamo voluto dedicare un pomeriggio – precisa il dott. Vincenzo Pizza, neurologo presso L’Unità Operativa di Neurofisiopatologia dell’ospedale San Luca di Vallo della Lucania – al rapporto che esiste tra le varie Zone Blu esistenti, in cui c’è una maggiore espressione di centenari. Così da rilevare gli elementi di contatto, non solo dal punto di vista alimentare, ma anche nel modo di vivere, che ha consentito a queste persone di raggiungere un invecchiamento di successo ».
Sappiamo bene che il modello alimentare mediterraneo è associato ad una maggiore longevità: assumere alimenti poco calorici del nostro territorio, contenenti molecole segnale che parlano al nostro DNA. Ma alla luce di nuovi studi – tra cui quelli del prof. Eugenio Luigi Iorio, presidente dell’Osservatorio Internazionale dello Stress Ossidativo – paradigma ideale per la nostra salute sarebbe una dieta “Mediterraneo-asiatica”. «Da molti anni mi interesso sia di modello alimentare mediterraneo che di modello alimentare giapponese di Okinawa» – spiega il professore. Modelli questi che hanno elementi comuni (spezie, pesce azzurro, frutta e verdura); ma anche punti di riferimento molto chiari e che sembrano intoccabili. «Noi abbiamo olio d’oliva e vino rosso; loro soia e tè verde. Sembrano distanti ma se ne analizziamo molecole e principi attivi ci accorgiamo che riducono l’infiammazione e controllano lo stress ossidativo, ovvero l’eccesso di radicali liberi ». Altra molecola importante è la curcumina, che una volta assunta controlla la qualità del nostro microbiota. Così da agire sulla produzione di antiossidanti e sul controllo dell’infiammazione. Queste molecole non apportano nessun beneficio energetico, ma inviano messaggi giusti alle nostre cellule. Mediterrasian diet, quindi, rappresenta anche un’integrazione tra popoli diversi attraverso elementi comuni.
«Nelle ultime ricerche – prosegue il dott. Pizza – emerge che anche il Cilento può rientrare nell’ambito delle Zone Blu. A tal proposito, il Gal Casacastra sta portando avanti un progetto importante; è attiva un’équipe di scienziati che da tutto il mondo si sta interessando ai nostri centenari ». Ne è un esempio lo studio pilota CIAO (Cilento on Aging Outcomes Study) condotto dall’Università di San Diego della California insieme all’Università La Sapienza di Roma. Le quali ricerche si pongono l’obiettivo di scoprire il segreto che si nasconde dietro la longevità e l’invecchiamento in buona salute dei cittadini del Cilento. A tal proposito, il professore Salvatore di Somma (La Sapienza) ha invitato i presenti a cogliere l’opportunità del vivere bene, soffermandosi su un’ultima ricerca, in via di pubblicazione, riguardante la saggezza.
Dunque, comprendiamo che per vivere in salute è necessario seguire una corretta alimentazione; svolgere uno stile di vita attivo; circondarsi di natura, ascoltandone e assorbendone i suoni; condurre la via della saggezza. «I centenari del Cilento – conclude il dott. Pizza – sono più saggi di chi vive in altre aree, svedese o americana. Perciò oggi non dobbiamo parlare solo di Dieta Mediterranea ma di stile mediterraneo e quindi intravedere una serie di elementi nelle abitudini quotidiane, tra cui lo spirito. Del resto, qui è nato il pensiero occidentale e siamo la patria di Parmenide e Zenone ».