Di Gina Chiacchiaro
Sabato 16 aprile 2016, alle ore 17:30, nella Certosa di S. Lorenzo in Padula, il “Circolo Sociale Carlo Alberto 1886”, in partnership con la Banca Monte Pruno di Roscigno e Laurino, l’Associazione MontePruno Giovani ed il Forum dei Giovani di Padula, ha organizzato un evento storico-culturale che da il via alle celebrazioni ufficiali del 130° Anniversario della Fondazione dell’antico e glorioso Sodalizio padulese dal titolo: “RUOLO ED AZIONE DELL’ ASSOCIAZIONISMO NELLA SOCIETA’ MERIDIONALE”. Con il patrocinio del “Parco Nazionale Cilento, Vallo di Diano e Alburni” e del Comune di Padula.
Al tavolo dei relatori, FELICE TIERNO, presidente del “Circolo Sociale Carlo Alberto 1886”, PAOLO IMPARATO, Sindaco della Città di Padula, TOMMASO PELLEGRINO, presidente del “Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni”, GIUSEPPE NESE, presidente dell’ “Associazione MontePruno Giovani”, NICOLA CESTARO, Presidente del “Forum dei Giovani – Padula”. EMILIO GIORDANO, critico Letterario, Consigliere alla Cultura del Carlo Alberto, GIUSEPPE LIUCCIO, poeta, giornalista e scrittore cilentano. Coordinatore GIUSEPPE D’AMICO, giornalista e scrittore.
Pellegrino saluta i presenti e dichiara la sua vicinanza al Circolo Carlo Alberto che commenta essere un’associazione virtuosa di cultura ricco di grandi menti in grado di contagiare. “Il Parco, che io rappresento è eccezionale ed è nostro compito trasformarlo da Parco della bellezza a Parco dell’efficienza in grado di valorizzare le risorse che ci sono nel nostro territorio. E poi teniamo in considerazione i grandi riferimenti culturali per istruire i giovani”.
Tierno saluta e ringrazia i presenti per essere intervenuti e nelle sue riflessioni, ricorda che c’è consapevolezza nell’aver fatto un buon lavoro con l’associazionismo in passato e che in futuro ci sono ancora maggiori possibilità per un futuro migliore.
D’Amico pone l’accento sul fatto che il circolo, all’inizio, fu un circolo massonico che aveva a cuore la nascita e il consolidamento dello stato laico.
Il sindaco Imparato saluta e per i disagi causati precisa che tutto ciò è per avere qualcosa in più e lo dice con orgoglio perché migliorano la qualità della vita. “La Certosa è al centro della cultura per il sud, ribadisce con forza, e noi siamo aperti a qualsiasi iniziativa culturale”.
Nese è felice che la Bcc di MontePruno ha affiancato il Circolo Sociale Carlo Alberto perché ne è un esempio positivo. “Per noi giovani l’associazionismo è l’esaltazione del noi, c’è un risveglio anche a livello politico, afferma con orgoglio, e vorremmo che questo territorio ricominciasse a correre”.
Cestaro racconta che gli obiettivi da perseguire sono di aggregare più persone ma è difficile. “No alla rivoluzione ma senz’altro più collaborativi, ribadisce, solo così possono nascere cose interessanti”.
Il professore Giordano ricorda che il Circolo fosse un ambiente chiuso. “Il mio approccio alla ricerca per la realizzazione del libro sulla storia del circolo, parte dal un rogo! Uno dei soci, per fare pulizia, bruciò le vecchie carte. Questo mi ha costretto a basare la ricerca su pochissime fonti. Il sodalizio nasce nel 1886 da una loggia massonica. Non ci sono donne. Ma durante i loro incontri si parlava già di divorzio. Nel libro ho cercato di fare rivivere le ombre di persone che ne hanno fatto parte. Bondi, Mezzacapo, … personaggi importanti. Era un ambiente chiuso, classista, molto selezionato. Dal 2002 è iniziata una nuova storia aperto a tutti. E col 131anno vogliamo aprirci alla nuova generazione”.
Liuccio racconta che il libro di Giordano gli ha fatto conoscere fatti ed eventi a lui sconosciuti del Vallo di Diano. Poi riporta la sua esperienza: “Io rivoluzionario a 16anni nell’occupazione delle terre nella Piana del Sele. Io ribellista come Pisacane. Garibaldi riunì l’Italia grazie a Pisacane che aveva fatto la strada. La poesia trasforma e scatena le emozioni”. Racconta poi di libri di storia del territorio che raccontano le origini dell’associazionismo. 60milioni di emigranti un’Italia fuori dall’Italia. Il nuovo associazionismo è tutelare e difendere la storia. “La Dieta Mediterranea è stata massacrata dall’ignoranza mentre io parlo di sacralità del cibo. La cultura è un grande motore di sviluppo. Amiamo e apriamo il nostro territorio”. Conclude infine con la declamazione di una sua grande poesia: “Chesta è la terra mia”.