Le guerre, viste dalla televisione e commentate sui social, sembrano sempre lontane da noi. Oggi, l’informazione veicolata dai social ci rende partecipi quasi in presa diretta di quello che ogni giorno accade in Ucraina, di come vive, si organizza e resiste la popolazione sotto assedio. Forse, però, proprio tutte queste notizie in sequenza che leggiamo e che guardiamo in tempo reale sui social, rischia di renderci assuefatti, come semplici spettatori che seguono il racconto della guerra, ignorando la crudezza di un conflitto vero e cruento.
In realtà, ciò che sta accadendo in Ucraina ci vede coinvolti e ci spaventa. Ci vede coinvolti perché in Italia vivono oltre 220.000 ucraini. Ci spaventa perché il conflitto, iniziato in Ucraina, minaccia tutta l’Europa e l’occidente. Una terza guerra mondiale sarebbe la catastrofe per l’intera umanità.
In questo scenario ogni Paese ed ogni singolo individuo può dare il suo contributo a favore della pace. Scopriamo quali sono le principali iniziative e i più importanti aiuti dell’Italia a favore dell’Ucraina e vediamo come ciascuno di noi può offrire il proprio contributo.
Iniziative e aiuti dell’Italia nei confronti dell’Ucraina sono scattati da quando, il 24 febbraio, l’esercito russo ha fatto partire l’invasione. La condanna della politica all’aggressione russa all’Ucraina è stata unanime. Diverse manifestazioni hanno avuto luogo nelle principali città italiane. Sabato 5 marzo si è svolta una grande manifestazione a Roma che ha visto la partecipazione di 50.000 persone con la presenza delle associazioni: dall’Anpi, Arci, da Legambiente a Emergency. Si è sfilata solo la Cisl, critica verso quella che ha chiamato una “neutralità attiva”.
Intanto il sindaco di Firenze, Dario Nardella, ha proposto per sabato 12 marzo una manifestazione di respiro europeo, alla quale si augura che partecipino anche ucraini e russi.
Anche gli artisti italiani hanno preso posizione: i Måneskin hanno annullato tre date in Russia, e La Rappresentante di Lista ha proposto di organizzare un concerto per raccogliere fondi a sostegno dell’Ucraina.
Uno dei primi aiuti dell’Italia all’Ucraina è arrivato dalle nostre compagnie di telefonia mobile che hanno tagliato o ridotto drasticamente le tariffe per telefonare nel Paese assediato. WindTre, Fastweb, Tim e Ski Wifi hanno azzerato i costi delle chiamate in Ucraina, per consentire agli ucraini residenti in Italia di comunicare con i propri cari rimasti in patria senza aggravi economici. Iliad ha invece ridotto le tariffe di oltre il 50%.
Tra gli aiuti dell’Italia all’Ucraina ce n’è anche uno che in molti definiscono paradossale, mentre per altri è doloroso ma necessario: quello dell’invio di armi. Lunedì 28 febbraio il Governo italiano ha approvato un decreto legge contenente “ulteriori misure urgenti per la crisi in Ucraina” che ha previsto l’invio di kit di sopravvivenza per i soldati ucraini, missili, bombe, mitragliatrici e mortai, per un valore tra i 100 e i 150 milioni di euro.
È scattata l’accoglienza ai profughi ucraini. Già in 7000, di cui 3000 bambini, sono entrati in Italia. Ed è partita la solidarietà da parte degli italiani, che stanno offrendo alloggi disabitati, case vacanze ma anche posti letto nelle proprie abitazioni. Intanto, vengono riciclati Covid hotel e altre strutture approntate per contenere la pandemia. C’è il nodo vaccini: solo un terzo degli ucraini si è vaccinato. Il decreto legge approvato venerdì 25 febbraio prevede 91,4 milioni di euro per il 2022 e 44,9 milioni l’anno per il 2023 e per il 2024 “per far fronte alle eccezionali esigenze di accoglienza dei cittadini ucraini”.
Anche le associazioni si stanno adoperando sia nell’accoglienza di profughi che nell’invio di donazioni, kit di emergenza sanitaria, viveri e altro. Si sono ad esempio attivate la Croce Rossa Italiana, la Caritas, Coldiretti a Save The Children. Gli aiuti dell’Italia all’Ucraina passano anche dai piccoli gesti individuali. Fortunatamente sono numerosissime le associazioni a cui si possono inviare denaro o generi di conforto per la popolazione invasa.
Trending
- Scuola: emendamenti ANIEF alla Manovra Finanziaria 2025
- Modelli internazionali per combattere lo spopolamento delle zone interne del Cilento, del Vallo di Diano e degli Alburni
- 30 milioni alle scuole carcerarie, un emendamento alla Legge di Bilancio di Italia Viva
- Premio letterario “Crescere con le favole”, al via la 2° Edizione
- CGIL e UIL, sciopero generale per cambiare la manovra di bilancio
- 335 milioni per le palestre, una nuova cospicua ondata di denaro da destinare alla scuola
- Oggi, alla Camera, la presentazione della Fondazione Giulia Cecchettin. Presente Valditara.
- “Il ragazzo dai pantaloni rosa” fra polemiche e ammonimenti