di Mariantonietta Sorrentino
Vive a Roma, sta crescendo esponenzialmente come sceneggiatore e scrive per il cinema. Ma Andrea Cedrola, annata 1981, è cilentano per nascita. Di Agropoli per la precisione.
Lui racconta che nella ridente cittadina cilentana “c’è ormai più di un bar in cui ho il conto aperto”. La mamma sostiene che la sua prima esperienza da sceneggiatore risale niente di meno che al 1984, ovvero quando a tre anni mangiò la sabbia pur di farsi portar via dalla spiaggia. E se per i genitori fu la prima delusione, per Andrea forse era l’inconsapevole tentativo di narrativizzare un capriccio da figlio unico come era all’epoca.
Già durante gli anni al Centro Sperimentale Di Cinematografia di Bologna capì di aver fatto la scelta migliore. Ma al Cilento lui è rimasto legato. E non solo perché ci ritorna ogni volta che può: ha curato per mesi un programma, “CilentoNovecento”, alias un documentario radiofonico di Radio 3, fruibile fino a poco tempo fa anche in modalità podcasting.
Come a dire: il Cilento offerto su un piatto d’argento.
Nel programma puntata dopo puntata è stata narrata una parte del secolo scorso cilentano attraverso un osservatorio particolare: i cilentani. Ma non sono narrazioni oleografiche.
La scelta dei vari vissuti in “CilentoNovecento” è una finestra aperta sul territorio e pure più, visto che apre spiragli su fette di esistenza minimalista alle quali nessuno avrebbe dato spazio.
Nessuno ha dato spazio prima.
I grandi eventi come li vive o li ha vissuti la gente comune. Chi se n’è andato e se ne va, per poi ritornare o per restare lontano. La Storia e le storie. Fatti pubblici in cui le vicende private dei cilentani s’infilano come spilli, capaci di tenere ferma la stoffa su cui sono ricamati i macroavvenimenti: la seconda guerra mondiale, l’emigrazione, la fame del dopoguerra, il boom economico, gli anni ’80. E l’oggi.
Un passato che si fa presente, con gli argomenti e le esigenze sempre somiglianti, mutati nella pelle uguali nella carne.
Sono cambiati gli strumenti per pescare e la gente che pesca, ma ancora si va per mare. Sono differenti i mezzi agricoli, ma i contadini e gli allevatori vivono ancora a contatto con la terra. E lo stesso vale per tutte le persone che, ora come allora, continuano a occupare un posto nel Cilento, ma ugualmente importante: la loro piccola penisola nella pancia della Penisola grande.
Chi guarda le puntate di RAI Storia e non chiude prima degli scritti in coda, noterà il nome di Andrea Cedrola come sceneggiatore. E son gran begli apporti. Provare per credere.