Un appello alla pace dal Cilento da parte di un gruppo di liberi cittadini, attraverso la stesura di un comunicato stampa, rivolto a tutta la comunità internazionale.
Ho incontrato a Vallo della Lucania, il Prof. Angelo Paolo Perriello, tra i firmatari e i relatori del documento.
Professore, chi sono i promotori di questo comunicato?
Siamo dei cittadini liberi che, hanno una storia e una comunità di intenti, di propositi e di obiettivi come quello della fratellanza e dell’unione, della cooperazione tra i singoli e le comunità dei popoli. Tra i promotori ci sono io, che mi sono sempre occupato di sistemi di comunicazione e cooperazione attraverso l’uso strumentale di lingue estere; il Prof. Costantino Raniero La Selva – Assessore alle Politiche Comunitarie presso il comune di San Mauro Cilento; il Prof. Cosmo Guazzo – di Castel San Lorenzo – si è interessato della storia d’amore tra il Cavaliere Peduto e l’ucraina Makrina, i due si conobbero in un campo di prigionia. Storia celebrata con la realizzazione di due statue in loro onore, una depositata nel comune cilentano e l’altra nel Parco degli Innamorati di Kiev; il Dott. Luigi Leuzi che si occupa di identità cilentane secondo un’ottica di antropologia culturale, ha scritto molto sul megalitismo del Cilento e sulla mitologia preellenica di origine etrusca con rimandi alle dee Cilens e Demetra; il Dott. Mauro Palmentieri di Salerno – produttore esecutivo nei settori del cinema e della televisione che ha collaborato per vari anni con la televisione di stato russa (Russia 1, Russia 24, Moia Planeta) e che collabora con canali e produzioni americane e straniere.
Come si e’ costituito il gruppo promotore?
Si è costituito spontaneamente, per via delle relazioni pregresse che ci sono state tra di noi ed è aperto a qualsiasi forma di contributo o collaborazione. Soprattutto mira ad espandere il testo del comunicato, includendo possibilmente le istituzioni pubbliche o private, quindi i comuni, ma anche le scuole, le università.
Quindi un appello divulgativo dell’idea di pace?
Esattamente, un appello che si riflette sulla scena internazionale, in particolare nel bacino Euromediterraneo, per affermare l’identità Cilento anche sotto quest’ottica, attingendo dalla storia del nostro popolo.
Nel tempo, il Cilento, quali soluzioni potrebbe offrire alla crisi?
Noi intanto facciamo un persistente appello alla pace, introducendo elementi formativi come quello delle masterclass internazionali che, stiamo promuovendo con alcuni gruppi e istituzioni sul network marketing, un focus sullo stile di vita della dieta mediterranea, inquadrata negli accordi di cooperazione internazionale attualmente in corso. L’intento di mettere insieme le identità più attive da un punto di vista economico, in sincronia con aspetti relativi alla spiritualità e alle religioni. Dall’incontro tra queste variabili, potremmo ricavarne senz’altro una posizione multilaterale e significativa nel contesto mondiale. Una “lotta” molto forte per la pace e per il progresso, non solo per l’individuo, ma con un’attenzione specifica verso i popoli.
IL COMUNICATO INTEGRALE
“Soffiano sempre più imperiosi i venti di primavera e di pace nel Cilento parmenideo. Gli animi mai domati in queste terre di libertà respingono al mittente, chiunque sia, i fumosi e preoccupanti segnali di guerra. Rinnovano, contestualmente alla minaccia della conflittualità, la poderosa e perenne sfida per la fratellanza e la concordia, per il dialogo interculturale e interreligioso nel continente euro mediterraneo e nel mondo. Numerose le conquiste per la cooperazione e lo scambio solidale rappresentate in diverse comunità della fascia costiera e delle aree interne cilentane, qui, dove l’essere e il non essere si contendono da millenni la verità e il consolidamento delle relazioni, degli equilibri e delle intese tra i popoli, tra tutti i popoli.
Nel comune di Castelnuovo Cilento sventola la bandiera dell’eroica città di Sparta, Laconia, Grecia. Due comuni, su due sponde, ciascuno con la propria identità, hanno, così, sigillato, in armonia, il percorso luminoso di ancestrali e radicali legami di democrazia costituzionale.
Moia Planeta (il mio pianeta), una tv di stato della Federazione russa ha realizzato nel Cilento interessanti e significativi reportage su usi, costumi e tradizioni. In tutta la provincia di Salerno, di cui l’area protetta del Cilento, patrimonio UNESCO, è parte attiva ed operosa, cittadini della Russa e dell’Ucraina lavorano, si integrano e socializzano. Popolare è il testo dal titolo: ‘Un pescatore russo a Positano’ – Centro di cultura e storia amalfitana 2011.
Un solenne e maestoso monumento di due anziani, un uomo e una donna, che si abbracciano è posto nel comune di Castel San Lorenzo e nella città di Kiev. Promana simbolicamente da questo capolavoro di arte scultorea e di immortalate passioni un messaggio di amore. Nel corso della seconda guerra mondiale, in un campo di prigionia, tra stenti e privazioni disumane, un italiano e un’ucraina si conobbero e si innamorarono. Essi invitano, oggi, le rappresentanze diplomatiche e i capi di Stati belligeranti ad incontrarsi e a deporre definitivamente le armi. Gli italiani tutti attendono e sono fiduciosi per questo gesto in nome degli insegnamenti del già ‘vissuto’ e del sacro valore dell’amicizia universale.
Tanto si deve al progresso delle comunità”.