di Veronica Gatta
Venerdì 18 settembre, dopo un sopralluogo effettuato insieme ad un team di tecnici esperti, Domenico Ranesi, dirigente del Settore Viabilità e Infrastrutture della Provincia di Salerno, ha disposto il nuovo blocco (questa volta definitivo) della Cilentana. Il tratto di strada compreso tra gli svincoli di Agropoli Sud e Prignano Cilento è nuovamente vietato al traffico in entrambi i sensi di marcia, costringendo, così, migliaia di viaggiatori (pendolari e turisti) a percorrere la strada provinciale 45. Questa decisione ha anticipato solo di qualche giorno l’interruzione della circolazione veicolare già prevista. Spiega Ranesi: “Non ci sono più le condizioni per tenere aperta l’arteria. Abbiamo fatto solo una verifica di quanto già avevamo potizzato in passato. Avevamo già previsto che il viadotto non sarebbe stato più praticabile. Ha fatto il suo lavoro, ha retto bene per tutta l’estate, ma adesso andiamo verso la stagione delle piogge col periodo di frane e crolli”. “In due anni – chiarisce Ranesi – il viadotto si è mosso di circa venti centimetri, ma nell’ultimo anno si è mosso molto di frequente, ed è questo a preoccuparci”. Non mancano le critiche del Coordinatore Regionale di Fratelli d’Italia-Alleanza Nazionale nonché ex presidente della Provincia, Antonio Iannone, che, in un comunicato stampa, attacca duramente il successore: “Canfora è Pinocchio e il Pd è Geppetto. Ho atteso per un anno che Canfora e gli uomini del Partito Democratico dessero dimostrazione delle capacità amministrative che dicevano di avere ai tempi in cui amministravamo noi, aspettavo lezioni come avevano promesso per bocca del nuovo presidente che si era impegnato ad aggiustare ed aprire in maniera completa prima dell’inizio dell’estate 2015. Ed invece niente, anzi è arrivato un comunicato (firmato del Dirigente del Settore Lavori Pubblici perché non hanno neanche il coraggio di assumersi la responsabilità politica) che ne annuncia la chiusura definitiva tempo indeterminato”. Dure le accuse di Iannone che si rivolge anche a “quei Sindaci, quei Comitati civici, quegli operatori economici del territorio cilentano, quei sindacati che dopo l’avvento del centrosinistra in Provincia si sono ammalati di letargia, che magicamente hanno perso tutta la loro forza nel rappresentare i diritti del Cilento”. “Al tempo della mia Amministrazione – continua l’ex presidente della Provincia – non disponevo dei soldi ed ho dovuto procurarli, oggi hanno i soldi che la mia Amministrazione ha procurato e non sono capaci di fare altro che chiudere la strada”. E poi conclude: “Se i politici cilentani di centrosinistra vogliono conservare un minimo di dignità facciano cadere Canfora prima che Canfora faccia cadere il viadotto”. Ma Giuseppe Canfora ha precisato che, nonostante l’amarezza suscitata dalla chiusura del viadotto “Chiusa” della Cilentana, la sicurezza dei cilentani viene prima di tutto: “L’interruzione della circolazione sulla strada provinciale ‘Cilentana’ non può che suscitare rammarico e amarezza, soprattutto negli amministratori provinciali, ma la sicurezza dei cittadini è un bene da preservare innanzitutto ed ad ogni costo. Lo hanno capito immediatamente i Sindaci dei comuni interessati e, ne sono certo, anche i cittadini del Cilento, che da vicino sono toccati dai disagi che questa interruzione comporta”. Annuncia, inoltre: “Fra una decina di giorni, la strada alternativa a quella del viadotto ‘Chiusa’, la S.P. 45, una strada prima abbandonata a se stessa, sarà trasformata in un’arteria sicura e comodamente percorribile, proprio per alleviare i disagi per i cittadini cilentani durante i pochi mesi in cui si lavorerà al viadotto. Infatti i lavori, che verosimilmente inizieranno a dicembre, dopo che la ditta aggiudicatrice avrà approntato il progetto esecutivo e allestito il cantiere, si concluderanno in primavera (sono previsti 90 giorni di lavori)”. Infine, conclude rispondendo al suo predecessore: “Il tutto senza perdere un solo euro del finanziamento, con buona pace dei chi blatera il contrario”.