Di Ilaria Longo Nel 2012, a Vallo della Lucania (Via G. di Vietri 7), Antonio D’Agosto ha aperto una bottega in cui è possibile acquistare numerosi prodotti cilentani. La notizia, però, non è questa perché ormai un po’ dappertutto è possibile scorgere punti vendita che, giustamente, cercano di portare ovunque il meglio che l’enogastronomia cilentana può offrire per deliziare il palato. Questo negozietto (che è riduttivo definire tale), è un’eccezione perché va al di là della mera vendita di prodotti grazie all’intraprendenza del suo proprietario, un giovane cilentano che persegue un obiettivo importante: promuovere il Cilento attraverso ciò che questa terra può offrire sia dal punto di vista enogastronomico che artistico. All’interno del suo “Cibbì D’Agosto” sono presenti vini di aziende cilentane come De Conciliis, Maffini, Verrone o Casebianche, autentiche perle gastronomiche come i sottoli Maida (Azienda Agricola Vastola di Capaccio), le farine antiche del Cilento dell’Azienda Pier delle Vigne (San Mauro C.to) o l’Amaro Penna di Sassano e libri di cucina rigorosamente cilentani. Inoltre sono esposte anche le fotografie di Nicoletta di Ruocco, alcuni bozzetti di abiti realizzati da Mariagrazia Grieco e le etichette di alcuni vini sono state dipinte dagli artisti cilentani Valentina Pilerci, Carla Passarelli e Maurizio Villè. Antonio definisce questo luogo, in cui è presente un vero e proprio connubio tra cucina, vino e arte, “un viaggio nell’enogastronomia cilentana all’interno del quale è possibile trovare tutto ciò che c’è di nuovo nel Cilento. Sono, infatti, alla continua ricerca di tutti i produttori e delle realtà vive e vitali del territorio”. Antonio ha alle sue spalle una forte tradizione legata al vino. Pur vivendo a Vallo della Lucania è originario di Moio della Civitella, al quale è profondamente legato. La storia di questo paese è stata per un lungo periodo strettamente intrecciata ai vigneti e alla produzione del vino e i nonni di Antonio erano viticoltori. Il suo bisnonno, racconta, “era Cavaliere del Lavoro. Possedeva una distilleria di alcool che è stata chiusa intorno agli anni Trenta del Novecento”. Questa sua passione per l’enogastronomia, che affonda le sue radici nel suo territorio e nella sua famiglia, ha portato Antonio non solo ad aprire “Cibbì”, ma anche a trasformarsi in un autentico promoter – enogastronomico e artistico – del territorio cilentano. “Quando ho deciso di intraprendere questa avventura mi sono proposto innanzitutto di far conoscere il Cilento ai cilentani e in secondo luogo il Cilento agli italiani”, chiarisce Antonio. “Il primo obiettivo mi è riuscito in parte. La mia prima iniziativa è stata una degustazione all’interno del Parco Archeologico della Civitella alla quale ne sono seguite altre nella locanda ‘Le Cocole’ di Moio della Civitella. Vorrei continuare lungo questa strada per far sì che si creino sinergie come, ad esempio, quella tra Cibbì e Le Cocole. Nella locanda, infatti, si possono degustare vini del Cilento e anche novità enogastronomiche che ho suggerito al proprietario. È giusto che nelle nostre strutture siano presenti prodotti della nostra tradizione culinaria”. Proprio in questo periodo Antonio, per far conoscere il Cilento in Italia, sta organizzando a Roma l’evento “Cilento Capitale” (7-8 maggio) in cui si è posto come obiettivo quello di portare nella Città Eterna un po’ del nostro territorio. “Mi piacerebbe, se è possibile, che questo diventasse un appuntamento fisso romano e poi realizzare anche altre tappe di questo evento in Italia”, spiega Antonio. “C’è un progetto col Primo Municipio di Roma che è la realizzazione di un’aiuola in Piazza San Cosimato a Trastevere, dove saranno piantumati degli arbusti che rappresentano la macchia mediterranea. Ci saranno anche tanti prodotti enologici e gastronomici legati al Cilento e presentazioni di libri di ricette cilentane”. Correre dietro alle numerose idee che Antonio ha per far conoscere a tutti il suo territorio, è un’ardua ma bellissima impresa da raccontare. Non parlate male dei giovani cilentani. Molti sono come Antonio e partecipano ad una importante maratona: quella legata alla passione per la propria terra.
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