“Dalle stelle, alle stalle” è di certo un’espressione comune, spesso abusata, ma, mai quanto questa volta, davvero azzeccata. La Polisportiva Basket Agropoli, lustro di un intero territorio negli ultimi anni, si ritrova a dover lottare, oltre che per non fallire, in una delle categorie minori del basket campano. La compagine retrocessa dopo due stagioni in A2, la prima clamorosa dove i cilentani sono stati anche in testa alla classifica per lunghi tratti, ha fatto un triplo salto di categoria a causa dei problemi economici che hanno afflitto le casse della società. Oggi, situazione resta delle peggiori, sul campo siamo giunti alla quarta giornata e i delfini, costretti a schierare una squadra praticamente delle giovanili, aspettano di trovare ancora la prima vittoria (e non è detto che arrivi). Domenica scorsa, infatti, contro il Bk Koinè il finale recita 101 a 38, segno, ancora una volta, di quanto non sia sostenibile un qualsiasi campionato in queste condizioni. Fuori dal parquet la situazione non cambia di certo in meglio, a giorni potrebbe scadere l’ultima proroga che la Lega ha concesso alla Polisportiva, c’è, in pratica, da sanare la situazione debitoria altrimenti il rischio, reale, è quello di dover vedere scomparire la società e con essa la matricola cinquantennale. Qualche malumore, come giusto che sia, è nato anche in città dove, forse abituati fin troppo a vedere le giocate di stelle come Roderick, si inizia a puntare il dito anche contro la società. Nella serata di domenica, dopo la quarta sconfitta, è uscito allo scoperto il presidente Russo con uno sfogo sul suo canale social: “Ma questo veramente è un bel paese le persone ancora si fanno i conti con la tasca dei poveri fessi che per anni hanno dato lustro al gioco della Pallacanestro e ad una città intera. Ma finitela lasciateci in pace non avete nulla a cui pensare. Oggi questa è la situazione a chi non sta bene ci sono altri sport e altri palcoscenici…. cinema, teatro, varietà. Non è la prima volta che una società affronta un campionato con atleti delle giovanili non potendo fare altro Ci sono problemi è vero. Vogliamo trovare colpe? Bene, le tengono tutti quelli che per anni vi hanno fatto divertire, questi ragazzi fanno due campionati uno della loro categoria u.18 elite e poi ci mettono cuore e faccia nel campionato di Serie D, consapevoli delle difficoltà e non certamente devono essere ridicolizzati da mezze penne arrugginite. Scusate la rabbia ma oggi questa è la storia. Ringrazio i ragazzi della Brigata e tutti coloro che vengono al palazzetto a sostenere i ragazzi”. Insomma, parole quasi al veleno nei confronti dei detrattori che stanno spuntando dopo anni di gloria assoluta. Manca però qualsiasi riferimento al futuro, quindi, per quello, non ci resta che aspettare e sperare che tutto si possa sistemare per il meglio.
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