Di Massimiliano De Paola “È per noi un particolare piacere poterti invitare alla Cena di Gala che si terrà la sera del 26 novembre 2016, alle ore 20,30, nella Sala Giunone dell’Hotel Villa Venus di Atena Lucana Scalo, per celebrare i venti anni di attività del Centro Studi Tegea”. Inizia così l’invito, corredato da un dettagliato programma di due giorni, che il Direttore Generale del Centro Studi Tegea Pietro Coiro ha inviato e riservato agli ospiti. Madrina della due giorni sarà Maria Concetta Mattei del TG2. Il Centro Studi Tegea compie venti anni di attività e il Direttore Generale Pietro Coiro fa un bilancio delle iniziative intraprese: “Il nostro bilancio è senza dubbio positivo. Tutta una documentazione dimostra come abbiamo raggiunto importanti risultati nel campo della promozione culturale e sociale. In ogni iniziativa abbiamo sempre portato grande attenzione alle risorse del nostro territorio. Costante l’impegno perché le potenzialità esistenti fossero utilizzate per creare un circuito virtuoso capace di suscitare sviluppo economico e sociale.” Ma come nasce il nome TEGEA e come è stato possibile associarlo al Centro Studi? Nel 1672 lo storico agostiniano Padre Luca Mandelli da Diano, nella sua grande opera «La Lucania sconosciuta», attribuiva la fondazione della sua città natale a coloni greci provenienti da TEGEA, antica città dell’Arcadia, già importante all’epoca di Omero per la sua posizione strategica sulla strada tra Sparta e Corinto. Tale ipotesi non è condivisa da studiosi di fine ‘800, quali il Racioppi, che sosteneva l’origine osco-sannita di Teggiano, o ancora storici più recenti come il Devoto che ne attribuiscono la fondazione ai Lucani. Su tutti ha fatto luce la ricerca di Arturo Didier che avvalora la tesi della colonizzazione greca con le successive integrazioni italiche ed il processo conclusivo della romanizzazione. Dunque, come attesta il Mandelli «… i coloni di Tegea fondarono, sopra d’un silente colle quasi nel mezzo della Valle e dirimpetto agli accennati luoghi, una città la quale, in memoria dell’antica patria, dissero TEGEANO…». Tegea è dunque il nome prestigioso dell’antichissima città micenea, citata anche da Erodoto, che, pur sottomessa dagli Spartani nel 550 a.C., e conservatasi indipendente, fù determinante nella vittoria di Platea del 479 contro i Persiani sotto il comando di Pausania. Dopo alterne vicende, tra guerre del Peloponneso, minacce macedoni, alleanze e leghe etoliche ed achee, i Tegeati entrarono in un periodo di decadenza politica ed economica. Famoso era il tempio di Atena Alea, distrutto da un incendio nel 395, poi ricostruito da Scopas dopo il 350, del quale esistono ancora gli splendidi ruderi. In seguito alle successive trasformazioni del Castrum Tegianensis, e alla conseguente fondazione di Diano medioevale, il Centro Studi ha voluto con il nome TEGEA ricordare le radici culturali elleniche di una colonizzazione dell’intera vallata, cerniera tra il golfo tarantino (Sibari e Metaponto) e la costa tirrenica (Velia e Posidonia). Il Centro Studi Tegea ha sede in Sant’Arsenio, borgo medioevale nato intorno al mille, che la tradizione vuole fondato da Teggianesi, discendenti degli antichi Tegeati, sfuggiti alle invasioni barbariche. Il Centro Studi Tegea nasce nel Vallo di Diano nel 1996 per iniziativa di un gruppo di studiosi, ricercatori e professionisti socialmente impegnati nella difesa e valorizzazione delle potenzialità che la vasta area del Cilento, Vallo di Diano e Alburni presenta sul piano della cultura, dell’economia e della natura. Il Centro Studi, senza fini di lucro, punta perciò a promuovere e divulgare i valori dell’ecologia e del rispetto della natura, a migliorare la qualità della vita, a tutelare l’ambiente e il patrimonio storico, urbanistico e socio-culturale del territorio. In tanti anni di attività, il Centro Studi ha legato il proprio nome a manifestazioni di grande rilievo e di risonanza internazionale. In virtù di queste iniziative, la conoscenza della Campania e delle altre regioni meridionali, ha ricevuto un particolare risalto inducendo le Istituzioni, a vario livello, a intervenire con politiche e progetti di notevole efficacia. Rilevante è stato l’interesse dimostrato, nel tempo, da qualificati ambienti e Facoltà Universitarie.
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